Il comune di Vallo di Nera, in occasione della recente adesione al Progetto nazionale “Orti Urbani” di Italia Nostra ed Anci presenta “l’Orto di Properzio”.
Programma
ore 10,00: Visita all’orto di “Properzio”, lungo la cinta muraria della città
-Saluto del sindaco di Vallo di Nera Agnese Benedetti e del responsabile nazionale del progetto Orti Urbani di Italia Nostra, Evaristo Petrocchi.
-Visita agli orti urbani circostanti la chiesa di Santa Caterina e via degli Orti.
-Presentazione dell’adesione del Comune di Vallo di Nera al progetto di Italia Nostra.
-Degustazione di prodotti dell’orto
PIEDIPATERNO. Visita agli orti situati tra il fiume Nera e il tracciato della Ferrovia Spoleto-Norcia
Il Progetto
Properzio Nervo è figlio di carbonai veneti giunti in Valnerina, a Poggiodomo, negli anni Quaranta. Da bambino vive in montagna con la famiglia in una capanna e, come i suoi sette fratelli scende a piedi ogni giorno a Poggiodomo per frequentare la scuola elementare.
Terminata l’epoca delle carbonaie, a seguito dell’avvento dei combustibili fossili, la famiglia di Properzio si trasferisce nella periferia romana per praticare l’attività orticola. L’ortolano Properzio studia e diventa tecnico, lavora presso il Policlinico Gemelli fino all’età della pensione. Negli anni Ottanta decide di tornare in Valnerina, luogo d’infanzia, e acquista una casa a Vallo di Nera.
Oltre all’ abitazione, che usa nei periodi di vacanza, compra tre appezzamenti di terreno che accorpa per fare un grande orto. Pianta fave, carciofi, fagioli, pomodori, zucche, cetrioli, insalate, patate, ulivi, alberi da frutto e un alto cipresso che segna il centro dell’appezzamento. Almeno per due giorni a settimana, lascia la Capitale e si immerge nel caleidoscopio colorato delle sue coltivazioni.
“L’Orto di Properzio”, situato appena sotto la cinta muraria del castello medievale di Vallo, diventa un cenacolo culturale: ogni anno a maggio non solo i suoi allievi della Facoltà di Lettere con cui collabora all’Università La sapienza, ma amici, parenti, agricoltori, paesani,
artisti e amanti dell’ambiente naturale si danno appuntamento per consumare fave e pecorino e gli altri frutti coltivati.
“L’Orto di Properzio” non è più lo spazio chiuso della sola produzione alimentare ma luogo di aggregazione e di conoscenza delle tecniche colturali.