Alessia Chiriatti
300 grammi di cocaina purissima nel vano dietro l'autoradio: è l'ultimo sequestro messo a punto dal Nucleo di Polizia Tributaria (Reparto GOA – Gruppo Operativo Antidroga) del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia. L'operazione, denominata White Message, ha condotto all'arresto di un cittadino albanese, M. K., di 30 anni, pregiudicato, con frequentazioni perugine, ma non residente nel capoluogo umbro. I controlli più incisivi delle fiamme gialle sono avvenuti in concomitanza con la manifestazione Umbria Jazz, appena trascorsa, durante la quale le forze di polizia hanno setacciato il centro cittadino per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga.
Il sequestro – Le particolarità dell'operazione sono state illustrate questa mattina durante la conferenza stampa alla presenza del Colonnello Vincenzo Tuzi, del Tenente Colonnello Enrico Blandini e del Maggiore Vincenzo Barbati. Gli ufficiali hanno tenuto a precisare che il sequestro è riuscito grazie alla sinergia con le altre forze di polizia nazionali e internazionali. Un'operazione, dunque, partita dal basso, che ha consentito di arrestare il singolo spacciatore per poi risalire alla filiera.
E' stata Olinda, la cagnetta dell'unità cinofila della Gdf, a trovare la droga, avvolta in un involucro e posizionata nel vano dell'autoradio di una 146 che viaggiava sulla E45 in prossimità di Ponte San Giovanni, provenendo da sud. Le indagini sono ancora in corso per scoprire dove lo spacciatore avesse fatto rifornimento, ma sembra che la droga provenisse dall'Olanda. Si tratta dunque di 300 grammi di cocaina, stimata all'85% di purezza, dalla quale si sarebbero dunque potute ricavare parecchie dosi, per un valore di mercato di circa 400 mila euro (ogni dose, data la purezza della sostanza, costerebbe tra gli 80 e i 120 euro).
La crisi colpisce anche lo spaccio – L'operazione White Message è solo una delle dieci compiute dalla Gdf nel primo semestre del 2012, e che hanno consentito il sequestro di 10 chili di hashish e di marijuana, 500 grammi di cocaina e di 1.116 grammi di eroina, unitamente a 20 arresti 100 denunce. “Stimiamo che, rispetto agli anni precedenti, ci sia sul mercato perugino un minore quantitativo di droga, nonostante l'aumento dei traffici. Questo significa che anche lo spaccio di droga risente della crisi e della mancanza di liquidità”. Ad affermarlo il Maggiore Vincenzo Barbati, che lascia il comando di Perugia per trasferirsi, dopo sei anni, nello staff tecnico logistico della Guardia di Finanza di Palermo. “Il bacino d'utenza del perugino è sempre stato piuttosto florido, anche per la presenza dell'Università per Stranieri”, ha continuato il Maggiore, che ha poi voluto concludere ringraziando i suoi colleghi e la stampa per il lavoro svolto in questi anni.
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