Siria senza pace, India senz’acqua, Beirut senza corrente, Sardegna senza lavoro, Palestina senza futuro. Conflitti da prima pagina o trascurati dai media, narrati attraverso storie esemplari di persone comuni: il profugo, l’omosessuale, il detenuto, l’adolescente. Privazioni, lotte, sofferenze e aspirazioni raccolte in ogni continente. Con 10 lungometraggi e 30 “corti”, scelti tra oltre duemila proposte, nell’orizzonte del documentario d’autore si svolgerà “Diritti a Todi. Human Rights International Film Festival”. Dal 27 ottobre al 1° novembre proiezioni, spettacoli, convegni, mostre fanno dell’Umbria uno schermo speciale per riflettere sui diritti umani e per conoscere la cinematografia che ne descrive le nuove sfide e i drammi dimenticati. In luoghi suggestivi, dal Tempio di Santa Maria della Consolazione alla Sala del Capitano del Popolo, i registi incontreranno il pubblico, studiosi e organizzazioni impegnate in prima linea su quella frontiera, nell’arco di sei giornate dense di appuntamenti e di “première” (una nazionale, una europea e una mondiale). Alle opere in concorso si affiancano infatti due focus con titoli provenienti dall’Argentina e dall’Iran, cinque film-evento italiani e una rassegna presentata dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Aamod). I promotori − Teatri di Nina, Demetra Produzioni, Own Air − hanno ricevuto il sostegno o il patrocinio del Comune di Todi, della Regione Umbria, dell’Università di Perugia, dell’Associazione dei giovani produttori cinematografici indipendenti (Agpci) e di Amnesty International, sotto le cui insegne, sabato 31 ottobre, si svolgerà un forum sul «fallimento dell’Europa nella gestione dei flussi migratori», a quale interverranno rappresentanti delle istituzioni europee e del ministero dell’Interno, analisti, operatori dell’accoglienza. Tra gli ospiti che si alterneranno al festival spiccano lo scrittore Bijan Zarmandili e don Mussie Zerai, il missionario candidato al Nobel per la pace. Atteso anche il regista Bernardo Bertolucci. Mercoledì 28 un gesto di speranza contro ogni discriminazione attorno al monumento simbolo di Todi, la Consolazione.
Otto i premi da assegnare: il miglior documentario e il miglior cortometraggio, il premio Agpci, i due premi della giuria di studenti, il premio del Centro studi americanisti “Circolo Amerindiano”, il premio di Amnesty International e il premio dell’Aamod. Le giurie ufficiali sono guidate da Mimmo Calopresti (lungometraggi) e da Francesca Fornario (corti), il comitato scientifico è affidato a Ritanna Armeni. Le proiezioni si fanno al cinema Jacopone e al Palazzo del Vignola. I film italiani saranno sottotitolati in inglese, quelli stranieri in italiano. I direttori artistici sono Antonio Bellia e Francesco Cordio.