E’ sempre piuttosto raro ascoltare un concerto dove sono presenti due pianisti che con due pianoforti n completa armonia, eseguano un programma denso e ricco di sfumature come quello che presenterà l’Araba Fenice, domenica prossima a Terni al Gazzoli alle 17.30. Trovare infatti il giusto affiatamento fra i due esecutori ai pianoforti, che si guardano e si confrontano opponendo i loro sguardi con l’adeguato equilibrio il giusto senso ritmico e l’affiatamento musicale, non è molto consueto. Eppure Giuseppe Bruno e Carlo Palese, che da oltre dieci anni suonano insieme sullo stesso palcoscenico, dà la concreta misura di come si possa esplorare e presentare un repertorio così bello e così raro come quello che insieme eseguiranno a Terni.
Dalle pagine poetiche di Liszt, con “Les Preludes” in cui il grande ungherese sviluppò quei i temi dell’alba della vita e la dolcezza dell’amore, gli sconvolgimenti e le disillusioni, il rifugio nella pace idilliaca della natura, il riscatto e il ritorno all’uomo, alle sue pulsioni e alle sue speranze e la dura lotta contro le avversità della vita. Per proseguire con l’omaggio a Richard Wagner in occasione del bicentenario della nascita, con due Preludi molto celebri il primo tratto da “la morte di Isotta”, il secondo tratto dall’opera “I Maestri cantori di Norimberga”. Due brani che immergono l’anima di chi esegue e di chi ascolta nel più profondo sogno del romanticismo tedesco dell’ottocento. Il concerto del Duo Bruno e palese, proseguirà con Tre Preludi di Debussy, trascritti da Ravel e poi chiusura con la avvolgente e appassionante “La Valse” dello stesso Maurice Ravel considerata come un’apoteosi del valzer viennese “alla Strauss”, dove le turbinose note lasciano intravedere coppie di danzatori, per poi dissiparsi rivelando una immensa e popolata folla dove la musica si fa sempre più vorticosa e la scena si fa sempre più luminosa, grazie al fortissimo con una chiusa in cui si raggiunge uno splendore sublime.
Giuseppe Bruno ha alle sue spalle una lunghissima carriera sia come pianista, che come Direttore d’Orchestra, ha suonato in tutta italia, in Austria, Grecia, Spagna, Germania, Bulgaria, Svizzera e negli USA. E’ stato membro del Quintetto Sandro Materassi, del Trio Petrarca, ha collaborato con grandi solisti come Sashko Gavrilov, Venzeslav Nikolov e Christine Walevskai. E’ stato più volte ospite del Festival di Spoleto dal 1987 al 1998. Direttore d’orchestra: Angelicum, Orchestra della Toscana, OCF (anche come solista-direttore), Città lirica, Gli Armonici, Orchestra Città di Grosseto, Filarmonica “Dinu Lipatti” (Romania), Orchestra “Ferenc Liszt” di Debrecen (Ungheria), YASO, Gli Archi di Firenze, Orchestra classica di Alessandria, Young Europe Chamber Orchestra, Gli Archi della Scala, I Solisti di Fiesole.
Carlo Palese è stato allievo di grandi insegnanti come Maria Tipo, Pietro Rigacci, Murray Perahia, Piero Rattalino. Studia all'Ecole Normale de Musique Alfred Cortot con Aquiles Delle Vigne, consegue nel 1991 il Diploma superiore di esecuzione. Vince numerosi Concorsi pianistici come il Premio Città di Treviso, Taranto, Rendano di Roma, Torrefranca, Viotti-Valsesia, Città di Marsala, Vincenzo Bellini ed altri). Ha suonato oltre che negli USA, in Francia per il Festival di Flaine e alla Salle Cortot di Parigi, e varie volte è stato invitato in Germania (Deutches Theater e Gasteig di Monaco, Musikhalle di Amburgo, Pirmasens). In Italia è regolarmente ospite di importanti società di concerti (Società dei Concerti di Milano, Veneto Musica, Lyceum di Firenze, CIDIM, Società del Teatro e della Musica di Pescara, Società del quartetto di Vercelli, GMI e numerose altre).