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A Terni il Museo Internazionale delle Armi / Taglio del nastro nel 2014

E’ stato presentato nella sala del Consiglio provinciale il progetto del Museo internazionale delle Armi legge di Terni (Mialt). Erano presenti il presidente della Provincia Feliciano Polli, il prefetto di Terni Vittorio Saladino, il sindaco Leopoldo di Girolamo, il direttore degli armamenti terrestri, tenente generale Gianfranco Giglio, il direttore dei Beni culturali per l’Umbria Francesco Scoppola, la responsabile del servizio musei della Regione Umbria Maria Vittoria Rogari, e il presidente dell’associazione Onlus Mialt, il generale Guido Pesce,.
Il Museo verrà realizzato dall’associazione Onlus “Museo internazionale Armi leggere Terni”. Il progetto è stato illustrato dal gen. Pesce che ha descritto tutte le caratteristiche del futuro Museo. I visitatori del Museo potranno ammirare le vetrine espositive con una serie di “punti di attenzione” storico-culturali ed artistici. Fra le armi in mostra ci sarà anche una replica del fucile ‘91/38, lo stesso utilizzato da Lee Harvey Oswald per uccidere il presidente John Fitzgerald Kennedy e che era stato costruito proprio nello stabilimento militare ternano. Verrà anche realizzato un percorso storico-emozionale che porterà alla parte sottostante il Museo che è la parte più antica dell’edificio che ospita la Fabbrica d’armi e che verrà ristrutturata in maniera conservativa. Una passerella centrale sopraelevata darà la possibilità di apprezzare vari scenari storici e culturali connessi alle armi che hanno fatto la storia insieme a eventi eroici e patriottici che hanno fissato la memoria. Verranno inoltre create circa venti salette sui due lati del corridoio con scenari reali e virtuali che rappresenteranno momenti di apprendimento storico vissuto direttamente da tutte le categorie di visitatori del Museo. Nell’area centrale verrà infine realizzata un’area di sosta con punti ristoro, bookshop e vendita gadget, così come quella prevista nell’area superiore. L’obiettivo è inaugurarlo entro la primavera del 2014.
Aprendo la mattinata, il presidente Polli ha sottolineato l’importanza del progetto “che non segue la memoria storica e la cultura della nostra città. “Le acciaierie e la fabbrica d’armi – ha dichiarato il presidente – sono nate per ragioni belliche; si sono, poi, evolute grazie anche allo straordinario impegno della comunità nazionale e locale. L’acciaio sempre più verso usi civili, la fabbrica d’armi a supporto delle forze armate nel paese e nelle missioni internazionali di pace, particolarmente apprezzate. Grazie all’impegno di persone che vi hanno profondamente creduto, finalmente si comincia, sia pure con i limiti dell’incompletezza che, nel tempo, potrà essere colmata in una sorta di work in progress, con l’impegno di tutti, in primo luogo del Ministero della Difesa, rappresentato dal gen. Giglio, del Ministero dei Beni Culturali, delle istituzioni locali e dell’intera comunità. Siamo qui con la soddisfazione di potere mettere a disposizione, per il futuro, un importante patrimonio. E’ di grande significato anche la scelta di affidare la gestione alla passione di volontari. Il Museo si colloca, peraltro, alle porte di un territorio, fantastico e magico, percorso, prima dell’industrializzazione, dai viaggiatori del Grand Tour, come Byron, Goethe, Hesse, incantati dagli scenari “belli e terribili”, per molti versi “selvaggi”, della Cascata delle Marmore e della Valnerina”.
“Questo Museo – ha affermato Scoppola – non nasce per esaltare la guerra, ma la cultura di un popolo. Le armi non vanno usate come mezzo di offesa ma come strumento di difesa di un patrimonio e di un comune sentire della nostra civiltà. Sotto questo profilo il Museo delle armi rappresenta uno stimolo culturale e storico a valorizzare e non dimenticare mai le radici della nostra storia e del nostro paese”. Il prefetto Saladino ha sottolineato le varie vocazioni che avrà il Museo. “Sarà un importante sito turistico – ha detto – anche collegato con la Cascata delle Marmore, ma avrà anche una funzione didattica. Il mio augurio è che esso riscuota il successo che merita”.
Il sindaco di Girolamo ha parlato di “passaggio importante in un percorso che vede il collegamento della città con la Cascata delle Marmore, il Museo delle Armi, la Pinacoteca comunale e il futuro sito di Papigno dove vi è in progetto un museo di archeologia industriale legato al cinema. Tutto questo per dotare Terni di un terreno nuovo di sviluppo e ricchezza”. Maria Vittoria Rogari ha ribadito l’impegno e l’attenzione della Regione, mentre il gen. Giglio ha ricordato, e ringraziato, “l’impegno di tutti coloro che hanno contributo a realizzare il progetto ed ha formulato l’auspicio che il Museo apra al più presto”.