Una gaffe, almeno si spera. Una dimenticanza, per quanto imperdonabile. Di quelle che pesano come macigni. Già, perchè ieri, all'Albornoz Palace Hotel, si è svolto l'interessante convegno “Procedure di allerta e di gestione concertata delle crisi aziendali revesibili – L'esperienza umbra”, organizzato dall'Assessorato alle attività produttive guidato da Mario Giovannetti, che aveva fortemente voluto proprio la città del festival per tenere questo appuntamento. Il valore del convegno lo si intuiva già dal titolo, in un momento in cui è sempre più difficile gestire le crisi aziendali che, volenti o nolenti, non mancano di coinvolgere anche le istituzioni pubbliche. La presenza poi del Sottosegretario per lo Sviluppo Economico, l'onorevole Alfonso Gianni (nella foto), dava ancor più lustro all'evento. Ma la platea dei relatori non era di minor importanza: ieri a Spoleto c'era il vertice umbro a cominciare dal direttore generale di Sviluppumbria Bottacchiari, il presidente di Gepafin Porrazzini, il Direttore Sviluppo Economico Regione Umbria Becchetti, il professor Danovi (docente di Crisi e Risanamento delle Imprese all'Università Bocconi di Milano), il presidente dell'Ires Cgil Megale, il segretario regionale Cgil Umbria Piermatti, il direttore di Confindutstria Umbria Forcignanò, il segretario regionale CISL Umbria Bolognini, Maurizio Staffa della Confapi Umbria, il segretario regionale Uil Silvestri, il direttore della Cna Arcelli e quello di Confartigianato Bova. Mancava qualcuno? Certo all'appello non si è fatta trovare la stessa…città di Spoleto. Perchè del sindaco Massimo Brunini, atteso per inaugurare il convegno, non s'è avuta traccia. Il primo cittadino per la verità era alla Santa Messa per la festa di Santa Barbara tenuta dall'arcivescovo nella galleria interessata dai lavori per la mobilità alternativa (Messa che a seguire Brunini ha preso anche in quel dello stabilimento miliatre di Baiano). Ma almeno un assessore poteva esser inviato a porgere i saluti di Spoleto agli illustri ospiti. A prender la (prima) Messa c'erano Benedetti, Loretoni e Cristofori. Nessuna traccia invece dei colleghi di giunta Flamini, Stella e Albertella. Ma sembra che nessuno fosse stato investito del problema. Una dimenticanza o qualcosa di altro? Difficile dirlo. Certo è che a Perugia non l'hanno presa tanto bene e più di qualcuno si è detto proprio arrabbiato per l'affronto subìto. Chi invece ha concluso la giornata in modo calmo e forse anche con animo più buono è stato il primo cittadino: due Sante Messe in una sola mattinata farebbero sentire in pace chiunque con la propria coscienza.