In questi giorni è in corso il restauro conservativo ed estetico della fontana di materiale lapideo dedicata a Papa Giulio III, risalente al 1550-1555, che si trova sul fronte esterno del Palazzo Comunale di Spello in Piazza della Repubblica. Il progetto prevede anche il restauro del dipinto murale raffigurante l’Annunciazione collocato al di sopra della fontana.
I lavori, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, sono iniziati nel mese di settembre e termineranno entro la fine dell’anno. La ditta esecutrice dei restauri è la Coobec di Spoleto, mentre il progetto e la direzione dei lavori è di Giulio Proietti Bocchini del servizio Beni Culturali del Comune di Spello, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i beni storico-artistici dell’Umbria.
“Questa opera – afferma l’assessore alla cultura Liana Tili – si inserisce in un percorso di tutela, conservazione, restauro e valorizzazione dei beni storici, artistici e architettonici della nostra città che è stato con costanza portato avanti in questi ultimi anni dall’amministrazione comunale con numerosi interventi. Ricordo, tra gli altri, i restauri degli affreschi del Palazzo Comunale e della Chiesa di Santa Maria della Consolazione di Prato, quelli della Chiesa di San Claudio e del complesso di San Girolamo, l’intervento alla Cappella Tega, quello su alcuni beni archivistici e quello relativo al Fondo antico. Per quanto attiene al Fondo antico, dopo il restauro dell’incunabolo del Quattrocento si procederà a breve analogamente con la Bibbia plurilingue, il cui intervento di restauro è già finanziato ed inserito in bilancio.”
LA FONTANA DI GIULIO III
La fontana con l’insegna di Papa Giulio III è collocata sul lato sinistro del Palazzo Comunale in luogo della scala rampante medievale d’accesso all’allora Palazzo Podestarile.
La struttura caratterizzata da una accentuata verticalità è costituita da un’articolata composizione di elementi architettonici e scultorei che rispondono non solo ad un’esigenza funzionale, ma anche estetica. È documentata tra il 1550 e il 1555 anche se al 1551 risalgono i solleciti di pagamento per l’avvenuta realizzazione del fontanile e dell’emblema di Rodolfo Baglioni in pietra posto sopra al detto fontanile.
La fontana è formata da una semplice vasca aggettante cui versano due cannelle per l’adduzione dell’acqua. Sul fronte verticale si sviluppa un articolato prospetto riquadrata da un finta facciata definita da due colonne con capitelli ionici e completate da una trabeazione chiusa da decori a festoni. All’interno, entro una finta apertura definita da un arco a tutto sesto, campeggia una elaborata composizione scultorea costituita da quattro stemmi incastonati in cornici e decori mistilinei. Il primo stemma in alto è quello di Papa Giulio III, mentre nel registro inferiore sono collocati altri tre stemmi con al centro quello del Comune di Spello.
In corrispondenza della fonte, ma sopra al primo marcapiano, è collocata una lunetta con un dipinto: è quanto rimane dell’originaria porta di accesso al piano nobile del Palazzo Podestarile. La superficie leggermente incassata, fu decorata intorno alla metà del secolo XVI secolo con un affresco raffigurante l’Annunciazione che la comunità provvide ad illuminare con una lampada votiva. Intorno alla metà degli anni trenta del ‘900 il pittore folignate Ugo Scaramucci in sostituzione dell’affresco ampiamente deperito, ne eseguì un altro con lo stesso soggetto.