Prima campanella questa mattina per circa 120mila alunni e studenti umbri. Tutti con le mascherine già fuori dall’ingresso, secondo le disposizioni date dalle scuole. Poi, da oggi, saranno le scuole a consegnarle gratuitamente ai ragazzi.
Riapertura scuole, l’augurio di Tesei e Agabiti
File fuori dalle scuole, per poter entrare in modo ordinato e distanziato. Gel all’ingresso di molte aule e banchi distanziati in classe. Dove sono arrivati in tempo ci sono anche i famosi banchi con le rotelle.
Questa mattina davanti alla Regione presidio di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria. Nel mirino il Governo e la Regione al grido di “Ripartiamo dalla scuola”.
Si guarda al Recovery Fund come occasione per un rifinanziamento del sistema d’istruzione.
“Abbiamo organizzato questo presidio simbolico per chiedere alla Regione Umbriavdi fare la propria parte – dichiara Matias Cravero, coordinatore di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria -. Per una vera ripartenza sono necessari investimenti reali in Diritto allo Studio che, ad oggi, la Regione si rifiuta di mettere in campo. È impensabile, in questa situazione, dover spendere più di €1500 ogni anno per accedere all’istruzione”.
Cgil Perugia evidenzia le criticità e propone di istituire un osservatorio per ogni comune: “Condividiamo la scelta di BusItalia di aumentare le corse negli orari di ingresso e di uscita delle scuole, esprimiamo tuttavia la nostra preoccupazione per i ‘naturali’ assembramenti che si creeranno, auspicando una presenza almeno nelle vicinanze dei plessi scolastici più grandi di un servizio della protezione civile che possa gestire i flussi di studenti”.
L’idea della Cgil è dunque “l’istituzione di osservatori permanenti da realizzare nei Comuni, per monitorare e affrontare problematiche emergenze e criticità, che riguardino sia i servizi educativi che quelli scolastici”.
Tra le molte questioni ancora irrisolte, già denunciate in maniera approfondita dal sindacato della scuola Flc Cgil, c’è poi quella che riguarda il personale “invisibile”, lavoratrici e lavoratori delle mense che operano all’interno delle scuole per garantire i pasti. “Personale di ditte in appalto – spiega la Cgil – che vede aumentato il proprio carico di lavoro e chiede risposte e certezze per lavorare in sicurezza e garantire quella degli studenti. Si tratta di donne e uomini – conclude la Cgil – che da mesi non ricevono lo stipendio, non avendo potuto lavorare nel lockdown. Crediamo che anche loro debbano essere al centro dell’attenzione in questa difficile ripartenza della scuola”.
Alla mezzanotte di domenica è scaduto il termine per l’invio online del modulo per i prof che aspirano ai posti del sostegno nella provincia di Perugia. Le sedi assegnate sui posti di sostegno verranno pubblicate oggi (14 settembre) e la presa di Ministero dell’istruzione Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria Ambito Territoriale per la Provincia di Perugia – Ufficio III servizio dovrà avvenire martedì alle ore 8.
Per il conferimento delle supplenze sui posti comuni delle Istituzioni di ogni ordine e grado, gli aspiranti (che verranno convocati con avviso pubblicato oggi, 14 settembre), dovranno compilare e inviare l’apposito modulo on line al link sopra indicato dalle ore 22 del 14 settembre 2020 fino alle ore 23,59 del 15 settembre 2020.
Le sedi assegnate sui posti comuni verranno pubblicate mercoledì 16 settembre e la presa di servizio dovrà avvenire giovedì 17 settembre alle 8.
Le cattedre disponibili, secondo un primo elenco di riferimento, sono state pubblicate venerdì 11 settembre sul sito dell’Ufficio scolastico territoriale. Giorno in cui si è svolta un’accesa riunione tra l’Ufficio scolastico regionale e i sindacati del personale della scuola, che hanno lamentato il caos e i disagi prodotti da questa corsa contro il tempo. Tanti gli errori nella verifica dei requisiti e nella conseguente elaborazione delle graduatorie, che ha portato l’Ufficio scolastico a dover pubblicare quelle nuove riviste. In teoria, comunque, prima della presa in servizio martedì e giovedì mattina, le singole scuole dovrebbero effettuare una ulteriore verifica del possesso dei requisiti da parte degli aspiranti prof di sostegno e supplenti.
Quanto alle supplenze, in base alle graduatorie, si provvederà entro giovedì all’assegnazione di quelle annuali (fino alla fine di giugno o fino ad agosto). Poi ci saranno comunque le chiamate per le sostituzioni brevi, che però possono diventare di fatto anche annuali con il sistema della proroga dell’incarico mese per mese. Quest’anno, poi, tra certificati medici e l’incognita legata ai prof “vulnerabili”, la richiesta di supplenti potrebbe essere ben più consistenti.
C’è poi il personale che verrà assunto con i contratti Covid, legati cioè all’emergenza della pandemia. Contratti sui quali si è creata una certa confusione, legata alla dicitura secondo la quale possono essere interrotti al venire meno dell’emergenza, “senza indennizzo”. I sindacati hanno spiegato che chi viene assunto con questa tipologia di contratto maturano comunque gli stessi diritti degli altri colleghi con contratto a tempo determinato, compresa la Naspi al termine dell’incarico.