Fondo per la non autosufficienza e contrattazione tra sindacati e comuni in primo piano nell’intervento del segretario generale territoriale della Fnp Cisl di Foligno, Giovanni Pesciaioli, nel corso dell’assemblea organizzativa dei pensionati cislini di Foligno, che si è tenuta ieri mattina presso Salmata. Presenti all’importante incontro il segretario nazionale dei pensionati Mario Menditto, dei pensionati dell’Umbria Giorgio Menghini, della Cisl di Foligno Pierpaola Pietrantozzi e della Cisl dell’Umbria Ulderico Sbarra. Tra gli ospiti le segreterie dei pensionati di Perugia con Silio Pascolini e di Terni con Giulivo Scibinitti. La Fnp Cisl territoriale continuerà ad impegnarsi per dare risposte concrete alle migliaia di persone non autosufficienti nel territorio di Foligno, che registrano “gravi difficoltà a causa dei tagli al fondo imposti dal Governo centrale e dalla Regione, ma anche alla mancanza di risposte concrete alla legge sulla non autosufficienza”.
“Anche e soprattutto per questo – è stato sottolineato da Menghini – siamo scesi in piazza lo scorso sabato a Roma in una manifestazione congiunta con la Uil. Non possiamo rinunciare al Fondo per la non autosufficienza e questa battaglia non appartiene solo ai pensionati, ma si tratta di una lotta di civiltà in quanto ci sono molti ragazzi e persone adulte che, purtroppo, si trovano in una condizione di difficoltà. La Cisl nazionale sta dando forza a questa battaglia, a fianco della categoria dei pensionati. I soldi per finanziare il Fondo ci sono: devono essere reperiti attraverso la lotta all’evasione fiscale e agli sprechi della politica”.
“Strada intrapresa nel comune di Foligno, sottofirmato dai sindacati e dall’amministrazione lo scorso lunedì, attraverso il quale l’amministrazione si è impegnata in una lotta all’evasione ed elusione fiscale di prossimità, attraverso l’Agenzia delle Entrate, e al mantenimento dei livelli dei servizi, nonostante i tagli imposti dal Governo centrale”. A dare concretezza agli intenti programmatici della Cisl, l’intervento del segretario territoriale della Cisl di Foligno Pierpaola Pietrantozzi tutto centrato sugli importanti risultati ottenuti con l’accordo con il comune di Foligno in vista dei tagli di 1,7 milioni di euro per il 2011 da parte del Governo centrale e di 2,8 milioni di euro per il 2012. A questi vanno aggiunti i tagli regionali, in particolar modo nel campo del sociale. Quadro, aggravato dalla cessazione dello stato di calamità (sisma 1997) e dalla conseguente diminuzione dei trasferimenti statali. “L’addizionale Irpef – è stato sottolineato da Pietrantozzi – non è stata toccata e rimane allo 0,3 per cento, nessun aumento neppure per l’Ici. Riguardo alla Tia, invece, abbiamo recepito doverosamente un aumento del 4,6 per cento in vista del necessario ed indispensabile incremento della raccolta differenziata, che dovrà raggiungere nel 2011 una quota pari al 40 per cento”.
“Da un modello redistributivo a quello produttivo” ad affermarlo il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra che ha stimato in 2 anni il periodo che servirà alla regione per rivedere il sistema. “Pendendo a riferimento i tempi dell’edilizia in Umbria, si può supporre che gli stessi possano essere paragonati a quelli dei servizi. Dobbiamo salvaguardare il reddito che, insieme al lavoro e alla produzione, è la garanzia di tenuta della coesione sociale – ha sottolineato il segretario – in quanto la crisi vera rischierà di iniziare dal 2010 e, quindi, gli anni neri potranno essere il 2011 e 2012. Anni, nei quali, potremo contare solo sulla ricchezza che sapremo produrre”. Per Sbarra il segnale dato dalla Provincia di Perugia in questi giorni è emblematico. “L’aumento dell’accisa del 3,5 per cento lascia intendere quanto siano vane le promesse sul mancato ricorso alle tasse e quanto sia strumentale rifugiarsi nei tagli del governo centrale. Tassare maggiormente le famiglie senza tagliare prima gli sprechi della politica rischia di essere un’operazione improvvida e di difficile comprensione. Questo ribadisce che le risorse, quindi, vanno trovate nella lotta agli sprechi e all’evasione fiscale. Solo in questo modo sarà possibile mantenere i servizi e la coesione sociale e la credibilità dei cittadini, dei pensionati e dei lavoratori”.
A rivendicare la riforma fiscale è stato il segretario nazionale della Fnp Cisl Mario Menditto, che ha invocato la tassazione delle rendite e, quindi, una tassazione più equa. “Le aliquote devono calare: questo rappresenta – ha spiegato – un recupero effettivo e immediato del potere d’acquisto delle pensioni e degli stipendi da lavoro dipendente. La prossima settimana, a riguardo, la Cisl nazionale organizzerà un convegno per approfondire il tema del fisco, nel quale la categoria dei pensionati parteciperà con un proprio segretario nazionale da protagonista per dare il proprio importante contributo”.