Anche una delegazione di avvocati di Spoleto, guidata dal Presidente avv. Feliziani, dal Segretario avv. Angelini Paroli e dai consiglieri avv.ti Bocchini e Calai, ha preso parte ieri a Roma, in Piazza Cavour di fronte alla Corte Suprema di Cassazione alla manifestazione unitaria proclamata dall’Avvocatura. Presente anche il Delegato OUA del Distretto Umbro, Avv. Mauro Minci.
Oltre 2000 avvocati da tutta Italia, indossate le toghe, hanno simbolicamente lanciato verso il cielo palloncini con la scritta “ Carta Costituzionale” proprio a voler significare che, in questo sistema, “i diritti voleranno via”.
Gli avvocati si sono riuniti per protestare nei confronti dei disegni di “rottamazione” e “privatizzazione” della giustizia che stanno progressivamente limitando la tutela dell’esercizio dei diritti da parte dei cittadini e per chiedere una effettiva possibilità di dialogo istituzionale che sino ad oggi è stata negata.
Infatti, considerata l’estrema gravità della crisi in cui si dibatte il sistema giustizia e la mancanza di riconoscimento del ruolo costituzionale dell’avvocato, non è più tollerabile che i vertici dello Stato e del governo continuino ad ignorare le richieste di dialogo avanzate dall’Avvocatura, disposta, invece, a collaborare per superare la crisi economica, ma allarmata da riforme e mezzi che mettono a rischio la democrazia.
Si parla, in particolare, di conservare la libertà dell’avvocato rispetto ai soci di capitale che entrerebbero negli studi, garantire gli albi professionali qualitativi che non riducano una professione delicatissima a parcheggio per disoccupati intellettuali, contenere l’importo dei diritti fiscali giudiziari che stanno rendendo inaccessibile le giustizia per i cittadini, impedire il “taglio” indiscriminato dei Tribunali “minori” che colpirebbe le città ingolfando la giustizia in poche grandi città.
Il Ministro Severino, infatti, come hanno riferito ieri i Presidenti del Consiglio Nazionale Forense e dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura ai presenti alla manifestazione, finora non ha per niente rassicurato ed ascoltato l’avvocatura.
La protesta degli avvocati si protrarrà, per ora, fino al 23 marzo con la loro astensione dalle attività di udienza ed il congresso straordinario, convocato per il prossimo fine settimana a Milano.