A Prisciano i residenti continuano ad assumere psicofarmaci per dormire la notte a causa delle vibrazioni: Tuttoggi.info, a due giorni dalla data del 20 dicembre indicata come cruciale per la fine dei disagi dei cittadini, ha fatto visita all’area che più subisce il violento impatto delle lavorazioni delle scorie degli impianti Arvedi Ast-Tapojarvi. In attesa dell’installazione del tappetino fonoassorbente sotto l’impianto con mulini e vibrovagli, Arvedi Ast ha piantumato qualche alberello di alloro (al momento buoni solo per condimento) e una cinquantina di cipressi che, vista la consistenza di alberelli di Natale, di certo non sono stati il regalo che si aspettavano i residenti di Terni Est. Eppure la regione Umbria ha ritenuto che questa piantumazione fosse degna di accoglimento come una delle misure suggerite da Arvedi per le emissione diffuse associate alla fase di raffreddamento della scoria bianca. Se questa è l’integrazione delle barriere vegetali che dovrebbe mitigare il problema polveri e vibrazioni non sembra che siamo sulla strada tracciata dal sindaco Stefano Bandecchi e dal vicesindaco Riccardo Corridore che hanno preso a cuore la situazione e vedremo se continueranno a mantenere alta l’attenzione. A proposito: a breve la questione finirà anche sul tavolo del prossimo assessore regionale all’Ambiente, forse Thomas De Luca del M5S che delle questioni ambientali e anche di Prisciano ha fatto sempre un cavallo di battaglia. Ma noi siamo pronti a tornare dopo il 20 dicembre e parlare di una situazione risolta, qualora le misure promesse da Arvedi Ast risultassero efficaci, così come sempre prospettato dall’azienda.
Intanto a Prisciano si continuano ad assumere psicofarmaci per dormire la notte, a causa delle vibrazioni, ma anche della situazione di angoscia nella quale sono costretti a vivere alcune persone, esauste nel vedere le proprie abitazioni ricoperte da polveri e danneggiate dalle vibrazioni prodotte dagli stabilimenti di viale Brin. Come ci ha raccontato la signora Fiorella: “Abbiamo mattonelle spaccate, crepe sui muri, crepe esterne dalla base del marciapiede fino al soffitto sono evidenti e non so come faranno ad aggiustarle, i pavimenti dei marciapiedi hanno crepe di un centimetro e i muratori che ho interpellato mi hanno detto che la casa si è mossa. Ci sono poi delle infiltrazioni di acqua che penetrano nelle fondamenta, le cappe dei camini della taverna si sono staccate: sono molto preoccupata”.
La signora Fiorella vive una situazione simile ad altri residenti, ma è lei a parlare dell’assunzione di psicofarmaci per poter dormire la notte e di una situazione difficilmente tollerabile da chiunque. “I tremori hanno fatto sì che io la notte non riesco a dormire e sono stata costretta a prendere psicofarmaci, ma non so mai quanto medicinale prendere, perché ho paura di non svegliarmi e di non accorgermi di nulla se dovessero entrare ladri in casa. Le vibrazioni – spiega la signora Fiorella – durano ancora: nei giorni scorsi il tavolo di legno massello di castagno di due quintali vibrava e quando la sera poggio le mani e le braccia sul tavolo per mangiare sento le vibrazioni che mi danno disturbi allo stomaco. Spero che l’ing. Proietti mantenga quello che ci ha promesso e che si arriva a una soluzione logica e veritiera, altrimenti prevede una brutta vecchiaia”.