Nell’ambito della manifestazione culturale “Un Castello all’Orizzonte”, sabato 9 giugno 2018 a Castello di Postignano, alle 18.30 si terrà l’inaugurazione della mostra di Paolo Valerio dal titolo “Stone heart Broken heart Love Cages and Surroundings”.
L’esposizione, presentata da Giuseppe Ferraro e Luigi Maria Sicca, è allestita presso l’appartamento Sabbioneta ed è visitabile fino al 14 luglio prossimo nei seguenti orari: tutti i giorni, dalle 10 alle 22. L’ingresso è gratuito.
Paolo Valerio destinerà il ricavato della vendita delle sue opere alla raccolta di fondi per il restauro dei registri parrocchiali di Santa Maria di Preci, danneggiati dal recente sisma.
Dopo il “taglio del nastro” alla mostra, presso la Chiesa SS. Annunziata, avrà luogo una proiezione video sull’artista e il suo lavoro.
Paolo Valerio è Professore Ordinario di Psicologia Clinica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. È delegato del Rettore per gli studenti con disabilità, Direttore Centro di Ateneo SInAPSi, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Psicologia del Policlinico Universitario di Napoli, Presidente della Fondazione Genere Identità Cultura e Presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere.
A proposito delle sue opere, Paolo Valerio dichiara: “Tutto è iniziato a dicembre di alcuni anni fa, quando un evento improvviso irruppe nella mia vita e, con la forza deflagrante del fulmine, andò a rompere le grate dietro le quali ero imprigionato, rassicurato…. I materiali, che fino ad allora avevo guardato con interesse e raccolto sulla spiaggia o sugli scogli, cominciavano a essere soggetti e oggetti di uno sguardo “altro”. O, diverso. Quel fulmine continua ancora a produrre i suoi effetti. E così il raccogliere incessante nel 2016 si è tradotto in vibrazioni sonore e in un ulteriore gesto compositivo, questa volta affidato alla musica elettronica, attraverso l’ingegno della mia cara amica Chiara Mallozzi che, registrando i suoni emessi nel corso del mio lavoro di assemblaggio, ha composto un brano intitolato “Dimensioni”. In memoria di gesti, con format stabile e contenuti variabili, parte di un progetto della rete internazionale di ricerca puntOorg. Confermando, in questo modo, antiche consapevolezze, fil rouge con il mio lavoro scientifico. Come psicologo clinico interessato agli studi di genere e all’antropologia psicoanalitica mi avventuro da qualche anno nel mondo dei “femminielli”, persone che rappresentano un fenomeno peculiare della cultura napoletana, intersecando in questo modo esperienze e vissuti delle persone LGBTQI+ che, come i miei “soggetti-oggetti- altro sguardo” sono in attesa di essere valorizzati. Perché è dalla marginalità che derivano, sempre le fonti di conoscenza e senso”.
Giuseppe Ferraro è responsabile della scuola Filosofia Fuori le Mura. Porta la filosofia nei luoghi d’eccezione, tra i ragazzi delle scuole cosiddette a rischio, nelle carceri tra gli ergastolani. Intende il sapere come possesso senza proprietà al pari dell’amore. È ideatore del progetto educativo “Bambini in Filosofia” (Castelvecchi).
Luigi Maria Sicca è professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II dove insegna Organizzazione Aziendale e Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane. Per l’Ateneo di afferenza è membro del Consiglio Direttivo del Centro Servizi per l’Inclusione Attiva e Partecipata degli Studenti (SInAPSi) e del Comitato Unico di Garanzia (CUG). Presidente e direttore scientifico della rete internazionale di ricerca puntOorg, è responsabile di gruppi di ricerca per le principali società scientifiche internazionali di Economia e Management sui temi di organizzazione e gestione delle organizzazioni artistiche; Diversity Management e inclusione organizzativa; critical management studies a partire dall’ipotesi per cui le organizzazioni ad elevato contenuto di “espressività estetica” possano consentire la decodifica di materiali simbolici, significativi di molte organizzazioni contemporanee: organizzazioni apparentemente speciali (teatri d’opera e di prosa, festival, orchestre, musei, gallerie e centri di ricerca artistica, umanistica e scientifica) possono rendere visibile – come sotto ad un microscopio – modalità di narrazione dell’agire organizzativo, di tradizione millenaria, in realtà presenti anche nelle più recenti organizzazioni che hanno scritto la storia del capitalismo industriale. Lungo questo percorso è autore di oltre 150 pubblicazioni.
“Un Castello all’Orizzonte” vede il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Sellano.