Piosina torna “capitale” della vita contadina, di eccellenze gastronomiche e tradizioni – da mercoledì 17 a domenica 21 luglio – con la rievocazione “della Battitura del Grano”, giunta alla sua 41^ edizione,
Il programma della manifestazione, rassegna fra le più longeve nel suo genere, è stato illustrato ieri mattina (3 luglio) nella residenza storica “Il Biribino” di Piosina, alla presenza del presidente della Pro loco Luigi Perugini, del presidente onorario Bruno Allegria (per 40 anni alla guida del sodalizio, la cui fondazione risale al 1977), affiancati da giovani consiglieri e circa 120 volontari, dagli assessori al Commercio e Turismo e Politiche Sociali, Letizia Guerri e Benedetta Calagreti, oltre che dal dirigente scolastico del Secondo Circolo Didattico Simone Casucci e una delegazione di docenti.
Nata come festa paesana, col passare degli anni ha perfezionato i sui contenuti con accorgimenti particolari, suggeriti da esperti di rievocazioni, ma soprattutto dall’esperienza di anziani contadini del luogo, così da diventare una vera e propria Rievocazione Storica. Dal 2019, la “Battitura del grano” si svolge in notturna, recuperando l’antica usanza. L’appuntamento clou è infatti per mercoledì 17 luglio alle 21 quando, come accadeva una volta, la raccolta del grano sarà illuminata da fonti artificiali. “Di notte, perché a luglio nella nostra campagna era molto caldo anche prima del riscaldamento globale – ha detto Luigi Perugini, presidente della Pro loco – In origine la Battitura iniziava prima di Mezzanotte e si concludeva il giorno dopo in tarda mattinata, dopo una ricca colazione e prima del lauto pranzo“.
“Oltre a far rivivere questo importante evento, durante la manifestazione la nostra associazione mette sempre a disposizione nella tavola un menù strettamente legato al meglio della cucina contadina di metà ‘900, riscoprendo sapori dimenticati. Negli stand gastronomici si trovano prodotti strettamente altotiberini. Le oche allevate a terra nel Comune di città di castello e poi cotte nel girarrosto con fuoco a legna, le carni suine macellate e prodotte e stagionate da un’azienda locale, i vini coltivati e prodotti dalla cantina nel comune di Citerna”, ha concluso Perugini.
Sugli aspetti storici e folkloristici si è soffermato Bruno Allegria, che li ha descritti in maniera coinvolgente nel “libretto” di presentazione della rassegna: “Con la rievocazione storica della Battitura chi è tifernate riscopre la propria identità, l’origine e il significato di ciò che ci lega alla nostra terra, alla nostra comunità, che ci fa amare luoghi, abitudini, ricordi, sensazioni legate al passato e ci fa sentire che non possiamo farne a meno nel presente. Tornare a Piosina, riconnettersi al ritmo della vita contadina, alla ricchezza della terra, alla semplicità di una esistenza nella quale contano i valori umani e l’importanza di stare insieme, è qualcosa di spontaneo e naturale per chi vive nella nostra valle“.