Un seminario sulla figura e le opere dell’ispettore scolastico Arduino Teodori. È quello che l’Aula Gamma del Dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione ha ospitato nell’ambito delle lezioni del corso d’insegnamento di Linguistica e grammatica italiana del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Perugia. Il seminario, coordinato dal professor Riccardo Massarelli, ha visto la partecipazione di alcuni familiari dell’autore e della professoressa Fabiana Cruciani, dirigente scolastico dell’Istituto tecnico tecnologico statale ‘Alessandro Volta’ di Perugia, che ha tracciato un breve profilo umano e professionale di Teodori, nato a Gualdo Tadino nel 1910 e scomparso nel 1975, ricordando le sue doti di maestro appassionato prima e di rigoroso studioso nella sua funzione di Ispettore scolastico poi.
Floriana Falcinelli, professore ordinario di Didattica generale e Tecnologie dell’istruzione, ha presentato i principali temi affrontati dall’autore nei due volumi: Metodo globale e metodo naturale nella prima classe: miti che tramontano? (Urbino, 1968, 4° edizione) e Metodo psicologico. Come avviare e Come condurre l’apprendimento del leggere e dello scrivere in I° classe (Urbino, 1977, 5° edizione riveduta e aggiornata). “Partendo da un’analisi accurata e rigorosa dei presupposti pedagogici e didattici alla base dei due metodi più diffusi negli anni 60 nella scuola italiana, il metodo globale e il metodo naturale, e da una revisione critica delle strategie metodologiche da essi proposte – ha spiegato la professoressa Falcinelli –, l’Ispettore Arduino Teodori arriva a delineare un nuovo metodo che lui chiama ‘psicologico’ per avviare e condurre l’apprendimento del leggere e dello scrivere in 1° classe. Recuperando i principi fondamentali dell’attivismo pedagogico, l’autore si sofferma sulla necessità di conoscere tutti i bambini nella loro diversità, i loro pensieri, i loro sentimenti, i loro bisogni e capacità, attraverso la creazione di un ambiente educativo accogliente in cui ci sia spazio per il gioco, il disegno, l’espressione libera. In questo clima relazionale positivo il bambino sarà motivato a intraprendere l’apprendimento della lettura e scrittura che, superando la rigidità dei centri di interesse proposti dal Decroly, possa offrire significativi approcci alla conoscenza delle parole, attraverso l’individuazione delle strutture e dei personaggi di alcune fiabe classiche”.
Alcune copie dei volumi sono state donate dagli eredi alla Struttura Bibliotecaria di Lettere e Scienze della Formazione nella persona della dottoressa Sabrina Boldrini, che ha partecipato all’incontro. Altre copie sono state donate agli studenti che si stanno formando per diventare docenti di scuola dell’infanzia e scuola primaria, con l’auspicio che possano trovare, nelle parole appassionate e nella ricchezza di indicazioni didattiche offerte dall’Ispettore Arduino Teodori, spunti di riflessione per il loro futuro lavoro.