In molti lo avranno notato ma la conferma è arrivata con una nota del Cnr, la scorsa notte infatti in alcune città d'Italia tra cui Perugia si è verificato lo strano fenomeno di temperature notturne più elevate rispetto a quelle del giorno.
Il record a Perugia – A Roma durante la scorsa notte è stata registrata una temperatura (+20) superiore a quella delle ore 13 (+19). Lo stesso e' accaduto in molte altre localita', dal monte Cimone (stazione a oltre 2.000 metri d'altitudine) con la notte a +7 e il giorno a +3, a Perugia il primato dello strano fenomeno (+20 di notte e +15 alle 13), ed anche al mare (Alghero, con +20 e +19).
Fenomeno certamente raro ma non eccezionale, sottolineano al Cnr, affermando che responsabili del fenomeno sono le nubi e l'aria d'origine africana. ''Una particolare disposizione delle alte e basse pressioni ha favorito – spiega Massimiliano Pasqui, dell'Istituto di Biometeorologia del Cnr – l'arrivo di masse d'aria calda dall'Algeria; la nuvolosita' diffusa, poi, ha contribuito a mantenere alte le temperature anche di notte'', impedendo la dispersione di calore verso l'alto che avviene a cielo sereno. In sintesi, un po' il contrario di quanto avvenne nelle notti che hanno seguito, a fine ottobre, il primo 'affondo' freddo di aria artica sul Mediterraneo: in quei giorni la temperatura notturna intorno alla Capitale era scesa ad appena 3-4 gradi sopra lo zero.
Termometri sopra la media ma cambierà – I termometri, oggi quasi tutti al di sopra della media (ad eccezione delle Alpi orientali) anche di giorno (27 a Pescara e Catania, 26 a Termoli, 25 in diverse citta' del sud), si stanno per abbassare; tra Marted e Mercoled saranno prevalenti venti più freddi da nord (previste massime intorno ai +17 a Roma) che potrebbero portare bel tempo e piogge limitate ad alcune aree adriatiche e meridionali. Questo miglioramento avrà vita breve: una bassa pressione si prepara a crescere tra il Nordafrica, la penisola iberica e le nostre Isole, e da Venerdì sera masse d'aria umida e molto instabili giungeranno sulle regioni settentrionali, portando piogge e temporali diffusi, a partire dal Nordovest, in propagazione su tutti il Nord, poi verso le regioni tirreniche, fino alla Campania. Meno colpito e in parte soleggiato il medio e basso Adriatico e resto del Sud. ''Dobbiamo aspettarci un paio di settimane di tempo altalenante'', dice Pasqui, con ''perturbazioni veloci e anche con fenomeni intensi'', e con altrettanto repentine variazioni termiche. ''in fondo siamo solo ai primi di novembre – conclude Pasqui – e quindi solo a metà strada tra la fine della stagione estiva e l'inizio di quella invernale''