Venerdì 29 aprile, alle 17, presso la Sala Italo Fittaioli (ex Sala della Corte) del Palazzo Comunale di Foligno (Piazza della Repubblica), si terrà l’incontro “Violenza contro le Donne – Uscirne si può”, iniziativa di sensibilizzazione e informazione sul tema della violenza di genere organizzata da Sinistra Ecologia Libertà Foligno. Coordina Cinzia Abramo dell’associazione “Donne per le donne”. Interverranno l’avvocato Paola Pasinato, presidente dell’associazione “Donne per le donne” con “Maltrattamenti in famiglia: fenomeno sociale e reato penale”, l’avvocato del Foro di Perugia Elena Bistocchi con “Stalking: aspetti giuridici”, l’avvocato Silvia Sensi dell’associazione “Donne per le donne” con “Separazione tra i coniugi consensuale e giudiziale – Affido condiviso” e Beatrice Lilli, autrice del libro “Rose rosse, 17 anni di violenza domestica”.
“Questa iniziativa – scrive il segretario Salvatore Savastano – è parte di un percorso per avviare nel nostro territorio una campagna di informazione, sensibilizzazione, prevenzione, educazione sul tema della violenza di genere. I dati Istat (riferiti al 2006) sono emblematici per capire la portata del problema: 14 milioni di donne tra i 15 e i 70 anni sono state oggetto di violenza fisica, sessuale, psicologica nella loro vita. La maggioranza delle violenze avviene nell'ambito familiare o nell'ambito della cerchia amicale della donna. Il 90% delle violenze non viene denunciato: solo il 18% delle donne considera la violenza un reato; il 44% la giudica “qualcosa di sbagliato” e il 36% “qualcosa che è accaduto”. Il femminicidio è un fatto sociale: la donna viene maltrattata, perseguitata, picchiata, uccisa, in quanto donna o perché non è la donna che l'uomo o la società vorrebbero che fosse. Gli uomini sono violenti in maniera trasversale senza differenza di ceto sociale, status economico, cultura, religione. La violenza sulle donne non è un problema di ordine pubblico ma un problema culturale, emblematico di un sistema di valori propri di una tramandata e radicata cultura maschilista e patriarcale in cui la donna è dominata. La donna per autodeterminarsi deve essere messa al corrente degli strumenti giuridici e sociali in suo possesso. Il riconoscimento dei diritti fondamentali per le donne deve essere un impegno per tutta la nostra comunità, garantire le Pari Opportunità significa garantire alle donne di vivere liberamente il proprio corpo, la propria sessualità, la propria vita sociale.”