Categorie: Cultura & Spettacolo Spoleto

A Palazzo Collicola “Arti Visive” un omaggio all'artista Vettor Pisani

Palazzo Collicola Arti Visive, in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Spoleto, presenta un omaggio al grande artista Vettor Pisani, tragicamente scomparso nel 2011 dopo una carriera dai prestigiosi riconoscimenti italiani ed internazionali. “Labirinti” è un progetto nato per le sale del museo spoletino, un viaggio prezioso voluto dalla moglie e sodale Mimma Pisani, fedele voce di completamento poetico, sorta di memoria narrante che ha raccordato le mille facce di questo visionario esoterico e inclassificabile, alchimista di immagini e concetti, maestro di metafore e incroci filosofici.

Scrisse Danilo Eccher: “Il labirinto è l’emblema intellettuale della ricerca di Vettor Pisani; il suo vagare contraddittorio, la prospettiva riflessa, la razionalità occulta, rappresentano quell’assenza labirintica che condiziona il procedere e accentua il distacco e lo spaesamento. Ogni procedere critico attorno all’opera di Vettor Pisani non può che abbandonarsi allo sconcerto del labirinto, alla voragine inquietante di un’erranza priva di certezze eppure costantemente protesa verso la verità. Non la verità banale e quotidiana di una realtà scontata, ovvia, dichiarata, bensì quella metafisica, inconsistente, fuggevole, una verità esoterica che in quanto tale, proprio perché indicibile, necessita di approcci guidati, riti liturgici, processi iniziatici….”

Labirinto come viaggio nell’enigma, dentro un percorso iniziatico di graduale conoscenza che conduce verso l’incanto della poesia, paesaggio ultimo in cui è ancora possibile l’emozione profonda. Il labirinto di Vettor resta luogo di profondità e simboli, maschere e processi metaforici, ombre mobili e utopie aperte, turbamenti e avventure radicali.

Mimma Pisani: “…Lo scandalo dell’opera di Vettor Pisani è saper ricordare, rielaborare, associare paradossalmente e liberamente le immagini del mito e della realtà, dell’arte e della pubblicità, delle metamorfosi animali e del luogo fondante dell’Altrove…”