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A Norcia presentato il Piano Zootecnico regionale dell’Umbria

Si è svolto simbolicamente a Norcia il primo incontro pubblico per presentare il Piano zootecnico regionale appena approvato dalla giunta regionale dell’Umbria. Momento di confronto voluto in un territorio, quello della Valnerina, in cui si praticano pressoché tutte le forme di allevamento presenti in regione, bovina, suinicola, ovicaprina e ittica. Si tratta di un area, denominata marginale, in cui questo tipo di attività consente il presidio del territorio e rappresenta un’importante forma di sussistenza per buona parte della popolazione. In virtù di tutto questo, l’evento aperto ai cittadini, voluto dal consigliere regionale dell’Umbria, Gianfranco Chiacchieroni, che si è svolto mercoledì 30 luglio nella sala dei quaranta del Comune nursino. Hanno partecipato Fernanda Cecchini e Albano Agabiti, rispettivamente assessore alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria e presidente di Coldiretti regionale, Giorgio Leti del servizio sviluppo sostenibile produzioni agrarie e animali della Regione Umbria e Giuliano Boccanera, assessore all’agricoltura del Comune di Norcia.

“Un bel traguardo – ha detto Cecchini –, un lavoro che ci ha visto dentro un confronto acceso per oltre tre anni assieme agli assessori ad ambiente e sanità e al mondo agricolo umbro che ci ha consentito di sintetizzare uno strumento credo indispensabile per dare una mano al futuro della nostra zootecnia”. “Presentare il documento a Norcia – ha detto Chiacchieroni – è importante perché il settore è qui ben rappresentato e questo territorio non vivrebbe senza allevamento. Nonostante la crisi, secondo il censimento agricolo del 2010, la voce zootecnia supera in Umbria il 40 per cento del reddito agricolo, per questo piano diventa strategico. Così come lo abbiamo approvato, affronta tante questioni: redditività, benessere animale, sostenibilità ambientale, certificazione del prodotto e possibilità di nuova occupazione soprattutto giovanile”. “Siamo qui – ha concluso Chiacchieroni – anche per dire che le comunità delle aree montane vanno difese trovando soluzioni giuste per la pratica dell’allevamento che garantiscano prodotti di una filiera certificata e tracciabile insieme alla salubrità ambientale”. “Un piano che abbiamo fortemente voluto come Coldiretti – ha detto Agabiti –, programmandolo a inizio di questa legislatura regionale. Riteniamo che l’Umbria abbia come risorsa nell’agricoltura la zootecnia, prima considerata come problema e vincolo dal punto di vista ambientale e ora possibile opportunità di sviluppo. Attraverso il piano zootecnico regionale e la Politica agricola comunitaria possiamo dare impulso agli allevamenti per ricreare filiere umbre, autoctone, che possano dare valore aggiunto al territorio”.

La giornata ha permesso anche una visita all’azienda Erede Rossi che si occupa di troticoltura. “Siamo leader a livello europeo con 17 impianti in Italia – ha detto il proprietario Roberto Rossi – tra i quali questo a Norcia che è uno dei più importanti con 30 quintali di produzione di trote. Abbiamo un ciclo chiuso e completo partendo dal nostro mangime e dalle nostre uova e forse questa è la nostra forza”.