È stata una scelta vincente quella di organizzare, per il primo anno, la festa della luce di san Nicola nella rocca Albornoziana di Narni. Un successo di pubblico che l’Ente Corsa all’anello, organizzatore della manifestazione intitolata ‘Rocca di luce’ e legata al solstizio d’inverno, è stato felice di registrare entrambi i giorni dell’evento, sabato 10 e domenica 11 dicembre, “tra l’entusiasmo dei partecipanti – come ha sottolineato Patrizia Nannini, responsabile della segreteria coreografica dell’Ente -, e il rammarico dei commercianti, dovuto al fatto che l’iniziativa sia durata solo un weekend”. L’antica fortezza, inaugurata nel 1365 dal cardinale Albornoz, è stata, così, gremita di gente che ha visitato i circa venti stand del mercato medievale delle strenne, allestito all’interno di una delle bellezze architettoniche del Medioevo di Narni, e illuminata ad hoc per l’occasione. La manifestazione, legata appunto al giorno in cui il sole manifesta la sua durata minima di luce, rappresenta uno dei tre appuntamenti annuali che arricchiscono la tradizionale Corsa all’anello. I festeggiamenti hanno coinvolto anche punti di ristoro, sempre all’interno della rocca, e il centro storico, con il banchetto medievale dedicato a ‘I sapori delle dodici notti: saturnalia’. “Nella romanità – ha spiegato Sandra Mazza, docente di archeologia classica, presente alla serata conviviale – in una data compresa tra il 21 e il 25 dicembre, si celebrava appunto la rinascita del sole, il ‘Dies natalis solis invicti’, il giorno del Natale del sole invitto. Si tratta di un ciclo di festività che i romani chiamavano ‘Saturnalia’, dedicate a Saturno, re dell’Età dell’oro. In quei giorni, nell’antica Roma, il tempo normale veniva sospeso, e venivano sovvertite alcune pratiche sociali. Nel periodo cristiano il tutto venne poi riadattato alle concezioni religiose, ma si continuò sempre a celebrare la cosiddetta ‘festa della luce’, cioè il periodo in cui il vecchio sole fa posto al nuovo”. Anche il banchetto, ospitato nella taverna del terziere di santa Maria, ha registrato il tutto esaurito. “Un’esperienza unica – ha commentato Patrizia Nannini – in cui i commensali hanno potuto assaggiare piatti, preparati in base alle ricette in voga nell’antica Roma. Tra questi i ‘maccaroni alla romanesca’, gli stessi che oggi a Narni chiamiamo ‘manfricoli’. Più che una semplice cena, si è trattato di un vero e proprio evento in quanto, tra una portata e l’altra, un giocoliere, un giullare e un gruppo di cornamuse e tamburi si sono alternati intrattenendo i partecipanti”. Anche gli appuntamenti culturali sono risultati di gradimento del pubblico, tra questi la presentazione del libro ‘Erasmo da Narni, Gattamelata, e Donatello. Storia di una statua equestre’ di Giovanna Baldissin Molli, docente di Storia delle arti applicate all’Università degli Studi di Padova, e la conferenza su ‘Medioevo ieri e oggi: quale costume per la storia?’. Grande successo anche per il concerto che ha visto esibirsi il coro ‘Cantoria nova romana’ e il ‘Rome youth choir’. “Unica nota dolente – ha aggiunto la responsabile della segreteria coreografica dell’Ente Corsa all’anello – sono stati i disagi causati, in un primo momento, da un sistema poco efficiente nel trasporto dei visitatori dal centro storico alla rocca con il solo uso di navetta. Problemi però prontamente risolti, tanto che nel secondo giorno di manifestazione abbiamo registrato il doppio delle presenze”.