Montefalco, ringhiera dell’Umbria nota a livello nazionale non soltanto per le sue ricchezze artistiche, storiche e paesaggistiche ma anche per l’elevatissima vocazione vitivinicola del suo territorio, sarà il luogo di presentazione della guida ‘Slow Wine 2012’, nuova edizione della guida Slow Food ai vini dello stivale.
L’appuntamento – davvero atteso dai circa 50 produttori umbri recensiti nelle pagine del manuale del bere slow nato lo scorso anno e già un cult per gli appassionati e gli operatori – si svolgerà a partire dalle 15 e fino alle 20 (ingresso fino alle 19): un pomeriggio da trascorrere al complesso museale di San Francesco, in via ringhiera umbra, fra degustazioni di vino e di cibo rigorosamente proveniente dai 5 presidi Slow Food della regione.
Montefalco offrirà uno dei suoi luoghi più suggestivi: la chiesa di San Francesco, costruita nel Trecento e scrigno dell’importante ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli, raffiguranti episodi della vita del santo. Qui è esposta anche una Natività del Perugino. Nella cripta, visitabile, sono custodite sculture e reperti archeologici.
Ad illustrare la guida due dei curatori nazionali: Fabio Pracchia e Fabio Giavedoni. Con loro Giampaolo Ciancabilla, referente per l’Umbria di ‘Slow Wine’ e consigliere della condotta Slow Food Valle Umbra. L’ingresso, al costo di 10 euro per i soci e 12 per i non soci, consentirà l’ingresso e le degustazioni di vino e cibo oltre alla consegna un calice degustazione e la sua tracolla.
Alla presentazione parteciperanno il sindaco di Montefalco, Donatella Tesei, l’assessore regionale all’agricoltura, Fernanda Cecchini, il presidente Slow Food Umbria, Sonia Chiellini, il responsabile della condotta ‘padrona di casa’ Slow Food Valle Umbra, Giovanni Maira, oltre ai fiduciari della altre condotte della regione.
Il pomeriggio darà l’occasione dell’acquisto della guida 2012 che si trova già in tutte le librerie italiane e che ha cambiato il modo di raccontare il vino, offrendo una visione globale della vitivinicoltura con un’analisi che unisce il territorio, il produttore e il vino.
‘Slow Wine’, infatti, dedica ampio spazio alle donne e agli uomini del vino, i veri protagonisti dell’enologia italiana. Per ogni cantina viene raccontata la storia della famiglia e delle persone che la guidano, sono descritti vigne e terreni, e ovviamente le etichette più rinomate, presentandone struttura e prezzo in enoteca.
Immancabili le informazioni sulle pratiche viticole ed enologiche e sulla provenienza delle uve, di proprietà, conferite o da terreni in affitto. A chiudere il quadro, per la prima volta, la presenza di eventuali certificazioni biologiche e biodinamiche.