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A Montefalco la 4^ Mostra Nazionale di Presepi

Sarà inaugurata sabato 3 dicembre, alle ore 16.30, la IV Mostra Nazionale di Presepi organizzata dall’A.I.N.E.T. Vivere la Speranza e curata da Angela Celesti, in corso fino all’8 gennaio 2012 presso i locali del Chiostro di Sant’Agostino di Montefalco.
L’inaugurazione della mostra comincerà nel Teatro Neri sulla piazza principale del borgo medievale, durante la quale avverrà la consegna di un premio nazionale intitolato alla memoria di Carla Zampolini, che premierà la migliore tesi di laurea, dottorato o specializzazione nell'ambito dei NET o delle MEN. E’ un mdo per ribadire che l’alto valore artistico e culturale della mostra è al servizio dello scopo principale dell’A.I.NET., cioè sostenere la ricerca scientifica nel campo dei Tumori Neuroendocrini, alla quale andranno devoluti tutti gli introiti della manifestazione. Al taglio del nastro della mostra farà seguito una visita giudata dalla curatrice Angela Celesti, vicepresidente della Onlus, nonché docente di presepistica e grande appassionata della storia e delle varie caratteristiche del presepe.
L’edizione di quest’anno presenta al pubblico opere di grandissimo valore artistico e antiquario, continuando a sviluppare i punti di ispirazione che caratterizzano la mostra fin dal suo nascere. Tra le opere esposte, infatti, non mancherà la sezione dedicata ai grandi nomi di San Gregorio Armeno di Napoli, culla della creazione artigianale del presepe, come Marco Ferrigno, Gennaro Carpi, Giuseppe Sannino e altri. Una delle opere più esemplificative del livello artistico raggiunto da questa produzione è uno scoglio presepiale proprio di Sannino, che si sviluppa su quattro facce in un percorso circolare ascendente. L’opera racconta la notte della Natività partendo dalla ricostruzione attenta e preziosa del paese, con i bambini che giocano in strada, i balconi barocchi, la bottega del macellaio, la zingara, il pastore Benino addormentato e tanti altri personaggi tipici della tradizione napoletana, per poi arrivare al tempio in rovina in cui avviene la rivelazione e a cui sale lo sfarzoso corteo dei Magi. Un’opera come questa è frutto di un lavoro di gruppo, in cui diversi artigiani si specializzano, chi nella realizzazione della strutture e degli ambienti, chi nella realizzazione delle statue e chi nella scelta delle stoffe e nella confezione delle vesti. Gli artisti napoletani saranno affiancati dai presepisti provenienti da diverse regioni italiane, con l’introduzione quest’anno di opere in legno provenienti dal Trentino Alto Adige, prestati dall’associazione Amici del Presepe di Lanciano che espone anche piatti e opere in cercamica, con le riproduzioni di natività rinascimentali. Sarà presente il presepe siciliano, con Giulietta Cavallo e le sue scene intime che interpretano la nascita del Salvatore come l’esaltazione della maternità, mistero umano e terreno. Ci saranno opere in cartapesta leccese, presepi romani, emiliani, umbri, diorami e ancora opere antiche da collezioni private, come un bambinello dell’800, o la statua dell’acquaiola, o antica venditrice per strada di acqua, limonate e bevande, riprodotta con grande mastria in ogni dettaglio e inserita in una scarabattola settecentesca. Saranno inoltre ampliati i due maxipresepi che caratterizzano ogni anno la mostra montefalchese: la colossale visione della Roma Sparita di Rosanna Settimi, che ormai raggiunge i sette metri quadrati e la ricostruzione del borgo di Montefalco di Marcello Facchini, che si amplia quest’anno sulla campagna fuori le mura. Continuando l’idea introdotta lo scorso anno con la presentazione a grandezza naturale della tenda dei pastori, sarà illustrato anche nella presente edizione un mestiere del presepe: quest’anno toccherà al vinaio, con una particolare attenzione ai tradizionali arnesi del mestiere, grazie a un prestito della famiglia di Luigi e Giulia Gambacurta. Sempre grazie ai prestiti di questa collezione privata, novità e curiosità di questa edizione sarà una sezione intitolata “Com’era il Natale” e dedicata agli anni ’40 e ’50: oggetti, mobili, giocattoli, letterine, decorazioni per rivivere un passato non troppo lontano che potrà risvegliare ricordi e nostalgie in molti visitatori. Oggetti, ambienti, statue, luci e colori che ricreano un’atmosfera intensa e variegata che saprà coinvolgere e parlare al cuore di ognuno di noi.