Il dopo elezioni comincia in salita per il centro sinistra di Spoleto e il suo stesso primo cittadino, chiamati a confrontarsi con i vertici perugini. Due le matasse da sbrogliare. La prima, e forse più importante, è la partita che si sta giocando intorno alla nomina della Giunta provinciale guidata da Marco Vinicio Guasticchi. Impossibile al momento fare previsioni, ma pare certo che il neopresidente non sia affatto intenzionato a affidare alcun assessorato ad uno spoletino. Anche se la città del festival manca ormai da 5 anni dalle ‘stanze dei bottoni’ di Piazza Italia (l’ultimo assessore provinciale è stato Alfredo Andreani). Guasticchi, a quanto si apprende, avrebbe messo una sorta di veto sul nome di Massimo Brunini, il sindaco uscente di Spoleto e il più papabile della ristretta lista di candidati. Dietro di lui resta Dante Andrea Rossi, il segretario del piddì, il cui nome è trapelato solo in questi ultimi giorni. Ma anche per lui, seppur con motivazioni diverse, la porta della Provincia resterebbe chiusa. Eppure dei 30 componenti il Consiglio, che si riunirà per la prima volta domani pomeriggio alle 15.30, fanno parte ben 3 spoletini (Massimiliano Capitani e Laura Zampa in quota alla maggioranza per il piddì, Giampiero Panfili all’opposizione con il Pdl), il 10% dell’assemblea, a dimostrazione che il comprensorio ha saputo ‘dire la sua’ nel segreto dell’urna. Ma che rischia ora di non essere adeguatamente rappresentato nell’organo esecutivo. Poco interessa, al centrosinistra festivaliero, che in pole position per un incarico di governo resti il trevano Carlo Antonini. Impossibile rintracciare al momento il segretario Rossi e il sindaco Benedetti per un punto sulla delicata situazione.
E rischia di non andar meglio neanche per il rinnovo del CdA della Valle Umbra Servizi alla cui presidenza, secondo fonti ufficiose, punterebbe il folignate Luca Barberini, il vice del compianto Pier Giorgio Carigi. Non sembra al momento esserci spazio per una equa alternanza fra le due città più importanti dell’Area Vasta. La parola finale la diranno i sindaci Nando Mismetti e Daniele Benedetti che in questi giorni sarebbero rimasti in stretto contatto per trovare una soluzione insieme ai colleghi degli altri 20 comuni ‘minori’ che siedono nell’assemblea dei soci della Vus. Convocata per il prossimo 7 luglio per l'approvazione del bilancio ma, sopratutto, per ricerca una intesa che al momento non appare facile.
(C.C.)