Gubbio e Gualdo

A Gualdo Tadino torna ‘Buongiorno Ceramica’, alla scoperta dei segreti della maiolica a lustro

Sabato 18 e domenica 19 maggio torna a Gualdo Tadino Buongiorno Ceramica, la manifestazione organizzata da AiCC – Associazione italiana Città della Ceramica, giunta quest’anno alla sua 10^ edizione, che coinvolge contemporaneamente 57 Comuni italiani in una vera e propria festa diffusa a cui partecipano tutte le realtà impegnate nella produzione e promozione culturale della ceramica artistica e artigianale italiana.

Il Comune di Gualdo Tadino, in collaborazione con il Polo Museale della città, aderisce al weekend della ceramica e presenta due giorni ricchi di appuntamenti. Sia sabato che domenica sarà possibile scoprire dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 la preziosa maiolica a lustro della città, attraverso l’itinerario museale che comprende il Museo Civico Rocca Flea, il Museo Opificio Rubboli e il Museo della Ceramica Casa Cajani, a pochi passi gli uni dagli altri.

Sabato 18 al Museo Opificio Rubboli alle ore 16, la speciale visita guidata ad ingresso libero con Maurizio Tittarelli Rubboli, erede della tradizione ceramica della manifattura omonima e curatore del Museo, condurrà i visitatori alla scoperta dei segreti della maiolica a lustro. Un progetto che coinvolge anche i più piccoli con una bella esperienza dal titolo “Le mani in pasta”, divertente laboratorio ceramico condotto dall’associazione “La Compagnia di Re Artù” domenica 19 maggio dalle 15 alle 18 negli spazi della Mediateca, in via Soprammuro. Per informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito www.polomusealegualdotadino.it

Gualdo Tadino è nota nel mondo per la particolare produzione di maioliche che affonda le sue radici in epoca antica e che si distingue per i colori iridescenti di oro e rubino, ottenuti attraverso la famosa tecnica del “lustro” o del “riverbero”. Nel territorio gualdese la lavorazione della terracotta fu favorita sin dall’antichità dalle ricche cave d’argilla presenti, dalla grande estensione dei boschi e dall’abbondanza di legname utile per la sua cottura.

Nell’Ottocento si ampliano il numero di botteghe e di opifici ove si producono terre colorate. È in questo contesto che il nome di Gualdo Tadino si diffonderà nel mondo, grazie alla riscoperta della tecnica a lustri metallici operata del pesarese Paolo Rubboli (1838-1890). Prenderà così avvio una produzione e una scuola che proseguirà nel Novecento grazie al Prof. Alfredo Santarelli (1874-1945) e agli eredi dello stesso Rubboli, la moglie Daria e i figli Lorenzo e Alberto. Ad essi si affiancheranno molti altri valenti ceramisti locali, protagonisti di un vero e proprio revival mastrogiorgesco. Tra i tanti artisti ed aziende si ricordano Tancredi Fedi, la Cooperativa Ceramisti, la Società Ceramica Luca della Robbia, la Società Ceramica Mastro Giorgio, i Pascucci e la Icap, la Vincenzina ed altri.