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A GIANO, SI TRASFERISCE NELLA NUOVA SEDE IL CENTRO “L'ISOLA CHE C'E'”

Si trasferisce lunedì 3 agosto nella nuova sede “l'Isola che c'è” di Giano dell'Umbria. La nova sede, 368 metri quadri al piano terra di un nuovo edificio in via Fulvio Sbarretti, è stata acquistata e strutturata dalla Cooperativa Il Cerchio. Per quella sede in data 15 luglio 2009 con la Determinazione Dirigenziale n. 6768 del 14.07.09 la Regione Umbria ha autorizzato la Cooperativa Il Cerchio “all'esercizio di una struttura destinata a Centro Socio-Riabilitativo ed Educativo Diurno per Disabili Adulti per n.20 posti a Giano dell'Umbria. La ristrutturazione (realizzata dalla ditta Pensi Giuseppe di Giano) e l'arredamento dei nuovi locali (fornito da Loreti Arredamenti di Campello) è stata ideata dai tecnici della Cooperativa Il Cerchio rispettando lo spirito del Centro.

“L'idea con cui abbiamo strutturato gli spazi- dice Giorgio Raffaelli- è stata di rispettare lo spirito di “condivisione” e partecipazione che è la storia dell'Isola che c'è. All'Isola le attività di ogni giorno nascono intorno ad un tavolo. Chi seduto, chi in piedi, chi sembra insofferente o perso altrove ma il fatto è che dal tavolo in qualche modo si alza chi in piedi non è già e resta seduto chi in piedi ha problemi, ogni volta con un progetto in comune dove ciascuno ha un compito, una funzione, un ruolo, un'opportunità per esprimere se stesso e la capacità di far parte di una squadra. E la “squadra” impara che ognuno ha un'abilità che può essere utile a tutti. Così, oltre gli spazi tecnici, pranzo, palestra, bagni spogliatoi e magazzini, i luoghi dove si svolgono le diverse attività sono distinti e divisi senza porte. Segnalati da un gioco di colori, corridoi e passaggi mentre le porte rimaste comunicano senza ambiguità. Con il blu per i locali diservizio, con una fascia rossa sul lato da aprire per quelle asoffietto, con un piccolo oblò in alto per capire con discrezione attraverso la luce se la stanza è occupata, con gli oblò più grandi perché la musica, il corpo e il cibo, hanno bisogno di tranquillità ma non di segretezza…”

“Questa settimana-racconta ancora Raffaelli- è trascorsa a fare la spola tra sede vecchia e nuova per portare le mille cose di ogni giorno. Martedì sera Loreti ha consegnato i tavoli in legno chiaro dei laboratori, mercoledì sono arrivati il televisore al plasma e la lavatrice mentre era al lavoro il falegname per gli ultimi ritocchi su qualche mensola e Cardinali consegnava e allestiva le attrezzature informatiche…Da lunedì 3 agosto un mese per ambientarsi con l'obbiettivo di organizzare per i primi di settembre una “grande” festa per festeggiare con la città e gli amici l'avvio formale della nuova strutturazione che prevede un aumento delle operatrici/operatori, delle ore di apertura che comprenderanno il consumo dei pasti e il servizio di trasporto in collaborazione con l'Associazione AIAS di Giano/Gualdo e. il volontariato locale.”

La nuova “Isola che c'è” è anche parte di in un progetto della Cooperativa Il Cerchio risultato al primo posto per l'Obbiettivo 2 e denominato “Le botteghe del Giaspo”. Giaspo sta per GIAno e SPOleto e prevede risorse tecnologiche e per la mobilità, per la messa in rete delle attività del centro di Giano con quelli di Spoleto: sono stati già acquistati 2 tavoli da lavoro ad assetto variabile un pantografo elettromeccanico, un computer con sistema di controllo touch-screen e un plotter.