Categorie: Cultura & Spettacolo Foligno

A FOLIGNO INIZIA LA STAGIONE DI PROSA PER RAGAZZI

Prende il via anche la stagione di prosa dedicata ai ragazzi. L'iniziativa, promossa dal Comune di Foligno e dal Teatro Stabile di Innovazione Fontemaggiore, parte mercoledì 16 gennaio (ore 10, Auditorium San Domenico) con lo spettacolo “Il più bello del reame”, di Maria Cristina Giambruno con Fiorenza Fusari, Guido D'Ascenzo, Raffaello Mastrorilli. La storia racconta le vicende di un ranocchio canterino e felice finché un giorno non gli capitò tra le zampe un vecchio libro di fiabe smarrito nel bosco da un bambino di passaggio. Azzurro di nome e Sereno di cognome, o viceversa. Leggendo quelle fiabe l'animaletto apprese, con suo immenso stupore, che spesso i ranocchi erano in realtà bellissimi e ricchissimi principi mutati di stato da un maleficio che solo il bacio di una principessa poteva sciogliere. Da quel momento il nostro eroe si convinse di essere sicuramente un principe e il più bello e il più ricco di tutti.

La trama, portata ai nostri giorni, affronta il rispetto e l'amore per la natura e i suoi inquilini. E gli attori escono allo scoperto e interagiscono con le figure animate a vista. Con i video che narrano storie in altra dimensione. Con le luci, le immagini e i suoni che vestono la scena di multimediali suggestioni. Con le musiche che abbracciano gli spettatori e li trasportano dentro le avventure che parlano di solidarietà, amicizia, terra, acqua e cielo. Questo spettacolo si pone l'obiettivo di emozionare e difendere bambini e adulti.

Il tema portante dello spettacolo è quello della natura, del suo essere e del suo divenire, minacciato dall'inquinamento che gli uomini non sono stati in grado di prevenire né, ancora, di ridurre.

L'insieme dei linguaggi – a partire dallo stesso impianto scenografico nel quale si integrano sapientemente la recitazione dell'attore, le figure e le immagini animate, i video, le musiche, i suoni e le luci – vuole affascinare i ragazzi e gli adulti, spesso disattenti sulle istanze primarie della vita.