Si è svolto con successo, lo scorso venti settembre, il convegno nazionale dell'associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, ospitato dalla locale sezione folignate, per ripercorrere il periodo storico di settant'anni fa, che – si legge in una nota – con l’otto settembre 1943 ha cambiato la storia d’Italia. Lo hanno raccontato i prestigiosi relatori al pubblico presente, composto da autorità militari, civili, religiose, rappresentanti delle associazioni combattentistiche locali e regionali ed una delegazione di studenti degli istituti superiori. Il convegno dal titolo “Dopo l’8 Settembre: le Forze Armate, la Resistenza, la Liberazione” si è tenuto presso la sala 'Diaz' della caserma Gonzaga di Foligno, gentilmente concessa dal comandante del centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito Gen. D. Franco Primerj. A dare il benvenuto, oltre allo stesso Primicerj, il presidente Animgi di Foligno, Egidio Metta, che all’età di novantaquattro anni ha voluto ricordare di aver vissuto quel periodo storico come combattente e prigioniero di guerra dei tedeschi nel lager di Biala Podlaska in Polonia dal 1943 al 1944. Altrettanto significativo – prosegue la nota – il saluto del rappresentante dell’Anmig Umbria, Remo Gasperini che, rivolgendosi in particolare ai giovani, ha ricordato l’importante ruolo di “esploratori della memoria” che vede la partecipazione e l’impegno degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado nel censimento di monumenti, lapidi, cippi, targhe, steli e tutto ciò che ricorda la prima e la seconda guerra mondiale: un progetto avviato dalla sezione umbra che si sta diffondendo a livello nazionale. Dopo i saluti di benvenuto si sono avvicendati, in sequenza, gli interventi di Angelo Bitti, ricercatore dell’Isuc, per il periodo storico, per la puntuale trattazione di ogni momento che ha scandito il periodo che ha caratterizzato i “dintorni” dell’8 Settembre. Il protagonismo del momento militare, in particolare dello stesso periodo, è stato tratteggiato da Massimo Coltrinari. Successivamente Fancesco Innamorati, presidente provinciale, ha ricordato, per testimonianza diretta, la creazione delle formazioni partigiane ed alcuni suoi momenti significativi trasmettendo le proprie emozioni con semplicità e la forza della narrazione. Per gli avvenimenti che si sono conclusi con l’avvento della liberazione e la creazione della Repubblica Italiana, Antonio Pieretti dell’Università di Perugia, ha tratteggiato il passaggio alla nuova vita democratica. Le memorie ed alcune testimonianze dirette del periodo storico trattato, hanno visto la presenza del presidente de L’Officina della Memoria di Foligno, Manlio Marini che ha raccontato episodi importanti della nostra città nel periodo 1940/1950 in particolare per i trentasei bombardamenti su Foligno. Monsignor Chiaretti, arcivescovo emerito di Perugia – Città della Pieve, ha saputo generare nei presenti una forte commozione allorquando sono stati ricordati i martiri di Leonessa del 7 Aprile 1944. La sua presenza all’eccidio raccontata nei dettagli, con il sicuro ed umile atteggiamento del religioso – è scritto nella nota – ci ha ricordato tuttavia di non avere alcun rancore contro coloro che perpetrarono questi delitti. Ha chiuso i lavori la di Michele Montagano della direzione nazionale Anmig e presidente vicario Anrp, sopravvissuto ai campi i sterminio nazisti. I lavori del convegno organizzato dalla Fondazione Amnig di Foligno, sotto la direzione della vicepresidente Fiorella Agneletti, sono stati condotti dal giornalista Rai, Roberto Amen.