Un bambino di due anni camminava nel centro storico di Perugia senza scarpe e con addosso solo una tutina, evidentemente abbandonato o scappato da casa. Per ripararlo dalla pioggia e dal freddo di questi giorni, un giovane passante lo ha preso con se e accompagnato dentro il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Perugia. La vicenda si conclude bene: dopo qualche minuto, una giovane maghrebina, in evidente stato di choc, si presenta come la mamma del piccolo abbandonato e si scopre che lo aveva lasciato in casa mentre dormiva e che lui si era svegliato riuscendo ad uscire di casa.
A questo punto però i poliziotti intervenuti accertano che la giovane studentessa universitaria a Perugia, vive sola con il figlio in un piccolissimo appartamento in condizioni di precaria idoneità e che a ragazza oltre a vivere in condizioni di solitudine e con il proprio figlio a carico, ha necessità di aiuto, visto che riceve, a suo dire, sostegno economico solo da parte della sua famiglia di origine, che attualmente però versa in pessime condizioni economiche.
Il triste e sfortunato quadro economico e familiare della giovane, pur suscitando la massima comprensione da parte degli operanti, non consentiva però di evitare di segnalare alla Procura della Repubblica la donna, in stato di libertà, per una violazione penale gravissima per una mamma: l’abbandono di minori, previsto e punito dall’art. 591 del Codice Penale.
La situazione del minore è stata segnalata, anche alla Procura per i Minorenni per eventuali provvedimenti di competenza per assicurare alla donna ed al suo bambino ogni forma di assistenza logistica e sanitaria di cui hanno bisogno.