“A difendere i cieli d’Italia”, questo il titolo del libro, scritto dall’esordiente autore ternano Marco Petrelli, che raccoglie le interviste ai piloti ancora in vita dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana e ai familiari di coloro che non ci sono più . Oltre alla prefazione curata dall’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Mario Arpino, il quale racconta anche la storia dello zio comandante del II Gruppo Caccia Terrestre dell’ANR Carlo Miani, deceduto nel 1994 a Perugia, il volume è ‘condito’ dalle riflessioni degli storici Gianni Oliva e Fabrizio Carloni.
Trama e note d’autore:
“Furono oltre sessantamila le vittime civili dei bombardamenti angloamericani in Italia e ingenti i danni materiali subiti dai centri storici, artistici ed industriali colpiti.
Chiara la strategia degli Alleati: da un lato distruggere, dall’altro infondere sfiducia e sgomento tra la popolazione civile.
Firmata “nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione”, come dichiarò il Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, la resa dell’8 settembre 1943 non arrestò tuttavia le incursioni aeree sul Nord e sul Centro della Penisola. E come avrebbe potuto essere diverso con un esercito allo sbando e senza più ordini e con la dissoluzione di ogni istituzione? Suolo e cielo italiani erano attraversati da armate straniere.
Di fronte a tanta distruzione qualcuno pensò di dover “volare per difendere i cieli d’Italia”, da cui il titolo del libro. Mossi da questo desiderio, Franco, Loris, Gino, Luigi e gli altri loro colleghi dei quali ho raccontato la storia aderirono all’Aeronautica Nazionale Repubblicana della RSI. Una missione non facile: erano consapevoli della enorme disparità di forze, ma anche di essere soldati e la divisa che indossavano imponeva loro di tutelare l’Italia e gli Italiani. I sacrifici e le rinunce che ne derivarono non furono però maggiori dei decenni di oblio nel quale caddero al termine del conflitto: erano stati militari dell’Asse, di quella “parte sbagliata” sulla quale il giudizio della Storia è stato duro e implacabile.
Questo libro dà loro voce attraverso la testimonianza di coloro che sono ancora in vita e dei familiari di chi non c’è più.”
L’autore. Marco Petrelli, ternano classe 1983, laureato in Storia contemporanea presso “l’Università degli Studi di Firenze”, è giornalista e fotografo freelance. Alcuni dei suoi articoli sono comparsi su importanti riviste tra le quali “Agenzia Stampa Italia”, “GQ.com”, “LiberoQuotidiano.it”,” IlFoglio.it”, “MeridianaMagazine”. Concentrato sull’analisi e sullo studio di temi legati alla geopolitica, ama approfondire argomenti di politica estera ricorrendo alla Storia come chiave di lettura. “A difendere i cieli d’Italia” è il suo primo libro.