La classe III M del Liceo Musicale “I. Calvino” di Città della Pieve è stata protagonista di un importante evento culturale che si è svolto presso lo Spazio Kossuth. In occasione del centenario dalla nascita della compositrice jazz Irene Higginbotham, la galleria d’arte pievese ha ospitato in conclusione della stagione museale un allestimento ed un concerto in collaborazione con lo stesso liceo musicale.
Lo scorso weekend è stata aperta al pubblico la mostra “Irene Higginbotham: il volto nascosto del jazz” a cura della cantante e musicologa Claudia Aliotta, un’esposizione di vinili e spartiti rari degli anni Quaranta che ha ripercorso la carriera della brillante songwriter, definita dal musicologo Ted Gioia come “una delle cinque donne che hanno contribuito a modellare il linguaggio jazz”.
All’evento hanno partecipato attivamente gli allievi/musicisti sia nella preparazione della mostra che nel suo svolgimento come responsabili del servizio di accoglienza, in qualità di relatori nelle varie postazioni e per la parte che riguardava la cura della documentazione multimediale. Fra i reperti esposti erano presenti due manoscritti provenienti dalla Library of Congress di Washington, brani firmati da Louis Armstrong e dalla stessa Higginbotham, antiche foto di famiglia, dono dei parenti ancora in vita della musicista, e spartiti provenienti dalla Georgia University di Atlanta.
Gli allievi sono stati coinvolti anche come supporto audio-video e fotografico al concerto “Good Morning Heartache: Song, Blues ed inediti di Irene Higginbotham”, che ha visto di scena la cantante siciliana, ideatrice dell’intero progetto musicale e storico, insieme al pianista Lorenzo Francioli.
Il duo ha presentato un programma basato esclusivamente sulle composizioni della Higginbotham, spaziando fra ballad, blues, celebri standard come “Good Morning Heartache” inciso da Billie Holiday nel 1946, ed inediti come “My Heart is at Your Command”, pregevole brano firmato da Irene Higginbotham, con Louis Armstrong, e “I’ve Got to Change My Ways” scritto insieme a Nat King Cole.