La Compagnia giovanile ‘Junior BallettO di ToscanA’, fondata e diretta da Cristina Bozzolini, presenta a Città di Castello, al Teatro degli Illuminati, venerdì 24 febbraio, alle 21, uno dei più celebri balletti del repertorio classico, Coppelia, con la drammaturgia, la regia e la coreografia di Fabrizio Monteverde.
Formata da un organico di diciotto elementi selezionati tra le decine e decine di allievi, la compagnia si presenta con un profilo agguerrito per la bravura tecnica dei danzatori in grado di comunicare un entusiasmo e una tenerezza particolari, che si manifestano nella gioia di danzare di questi ragazzi avviati alla professione. Con Coppelia si misurano per la prima volta con un balletto “a serata” e, considerate le entusiastiche recensioni della critica che l’hanno accolta, si può ben sperare che questa produzione avrà lunga vita anche fuori dai confini italiani.
Dal racconto di E.T.A. Hoofmann “L’uomo della sabbia”, dalle tinte fosche, Charles Nuitter ne ricavò un libretto depurato da tanto “noir” e lo consegnò al coreografo Arthur Saint Léon per realizzarci un balletto sulla partitura di Léo Delibés. Il debutto avvenne a Parigi nel 1870 con enorme successo ed è giunto ai giorni nostri in gran parte intatto e ancora affascinante per i ballettofili, anche se la trama ad oggi può sembrarci banale. E’ la storia di due giovani fidanzati Swanilda e Frantz turbata dalla figura di Coppelius, il mago del villaggio, una figura un po’ “outsider”, bollata come “il diverso” che possiede un laboratorio dove fabbrica bambole. Nel suo balcone ne colloca una, di una seducente bellezza algida, della quale però Frantz s’invaghisce. La giovane Swanilda insospettita s’intrufola nel laboratorio di Coppelius e scopre che quella fanciulla affacciata sul balcone altro non è che una perfetta bambola meccanica. Anche Frantz impaziente di conoscerla vi si inoltra fino a che tutti non si accorgono dell’inganno e così ogni dubbio svanisce in modo che Swanilda e Frantz possono convogliare a nozze.
Con questa nuova creazione Fabrizio Monteverde e Cristina Bozzolini riprendono un percorso di solidale e feconda collaborazione artistica più che ventennale.
Monteverde è un coreografo che ha dato un’impronta importante e molto personale nella storia della nuova danza italiana, a lui dobbiamo molte “riscritture” di testi classici, da Romeo e Giulietta a Cenerentola, fino al recente Otello. Con questa “Coppelia” Monteverde soddisfa il suo desiderio di cimentarsi con il balletto classico: “Era da tempo che desideravo fare un balletto rispettando i canoni dell’Ottocento, la storia e la musica. Riconoscere le forme e le strutture del balletto classico utilizzando un linguaggio moderno”.
Un ardua scelta questa, dato che Coppelia è stato un titolo con il quale si sono già cimentati illustrissimi nomi della coreografia contemporanea da Maguy Marain a Roland Petit; Monteverde, al confronto delle precedenti, fa la scelta di non stravolgere nulla e non connota la storia in un tempo e in uno spazio ben precisi: la sua rilettura resta fedele a quella originaria, ma scava nella narrazione facendone emergere tutto il non detto presente nel libretto, in una interpretazione né bizzarra, né stravolgente, ma raggiante per la vivacità coreografica, che ben si modella sui giovanissimi della compagnia toscana.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222.
E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.