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A Bevagna preziose maioliche esposte nella sala del Consiglio comunale

'Chi nasce a Bevagna, seppure lontano per anni dal paese, vi stabilisce un legame che non muore, ritornandovi, quando può o dimostrando un affetto che va oltre il tempo. Così una bevanate di nascita, la sorella di Luciana Ruffi, che tutti in paese ricordano anche per la sua fidata bicicletta, e cioè Pia Ruffi, con il marito, Giovanni Vannini, residenti a Sesto Fiorentino, in possesso di ceramiche pregiate della ditta Richard-Ginori appartenute ad Antonio Papi, direttore generale della Ginori di Firenze, hanno pensato a Bevagna, facendole dono di una pregiata collezione'. A renderlo noto è lo stesso sindaco Analita Polticchia.

Pezzi di gran pregio – Si tratta per lo più di maioliche policrome, vasi, coppe, piatti, della Ginori-Firenze del XIX sec. oltre a qualche pezzo del 1900 ed una coppia di vasi da parata della metà del XVIII sec. Sono in tutto venti pezzi con didascalie, rappresentativi di una più vasta collezione. La donazione è avvenuta con delibera di consiglio comunale nel 2012 ma solo nei giorni scorsi è stata presentata ufficialmente alla cittadinanza. Posta nella sala consiliare del Comune, in una bella teca di cristallo, anch’essa dono dei coniugi Ruffi-Vannini, la collezione è fruibile da parte di tutti i cittadini, che hanno modo di coglierne il valore artistico.

'Grande amore per Bevagna' – 'Ringrazio sentitamente a nome di tutta la cittadinanza i coniugi Pia Ruffi e Giovanni Vannini – ha dichiarato il Sindaco Analita Polticchia – che con il loro gesto hanno dato un tangibile segnale a testimonianza di un grande attaccamento al paese. Ho molto apprezzato la volontà dei signori Ruffi –Vannini di lasciare questo prezioso ricordo alla città. Un dono speciale che contribuisce a valorizzare artisticamente Bevagna ed è la dimostrazione del loro profondo affetto. Encomiabile è stato anche l’impegno dei donatori a provvedere alla sistemazione della collezione che onora la sala consiliare. E l’arte, in qualsiasi forma si esprima, rinsalda a Bevagna, già Città d’Arte e Gioiello d’Italia, la sua connotazione naturale'.