Categorie: Cronaca Spoleto

A 91 ANNI MINACCIA UNA STRAGE. DOPO LA COLTELLATA AL SINDACO, TERSILIO CORINTI INVIA UNA LETTERA MINATORIA A 4 PROFESSIONISTI DI SPOLETO E FOLIGNO, A UNA DONNA E ALL’EX BRUNINI (Esclusiva TO® – Leggi il documento)

Tersilio Corinti, il 91enne rimbalzato tre anni orsono agli onori delle cronache per aver accoltellato l’ex sindaco Massimo Brunini, torna a far parlare di sè e a metter in allerta le forze dell’ordine, costrette a monitorarne i movimenti. L’ultima che l’irruento vecchietto ha combinato risale a pochi giorni fa quando ha fatto recapitare una lettera minatoria a 4 professionisti (2 avvocati di Spoleto, un notaio di Foligno e 1 di Spoleto), ad una signora che risiede in un Comune limitrofo e, neanche a dirlo, ancora all’ex primo cittadino Brunini.

Poche, farneticanti righe che si concludono con un avvertimento fin troppo preciso a prender atto della sua situazione “se non vogliono creare una carneficina”. Il Corinti, fissa nero su bianco, anche la data di scadenza, lo scorso 10 settembre, come si evince dalla lettera che TO® è in grado di pubblicare. Il documento è stato già consegnato agli inquirenti che hanno immediatamente informato del fatto la Procura della Repubblica di Spoleto.

Per fortuna la sua minaccia non ha avuto seguito. Difficile anche immaginare come potrebbe metterla in atto, anche se non c’è da scherzarci sopra più di tanto visto che il 91ene vanta ancora una certa forza fisica. E quando non ce la fa con le mani, si aiuta con il bastone o, peggio ancora, con il coltello.

Corinti è ormai fin troppo noto per le sue sparate e aggressioni. La più clamorosa, quella del 8 agosto 2006, quando accoltellò l’allora sindaco Brunini che si apprestava a tenere una riunione di Giunta. Una vicenda che fu seguita dalle tv nazionali ed estere. Per quel delitto fu condannato a 10 mesi di arresti domiciliari. Che indubbiamente non devono avergli giovato. L’ultima di una certa gravita, in ordine di tempo, si è registrata l’8 maggio 2009 quando ha aggredito al volto un notaio spoletino nel proprio studio professionale.

In mezzo tante ‘incursioni’ e proteste, specie alle manifestazioni pubbliche come quelle per le ricorrenze del 25 aprile o del 2 giugno. In pratica ogni qual volta è certo di poter avere l’attenzione delle massime autorità.

Improbabile che smetta di attuare la propria strategia fatta di violenze e minacce. Non rimane altro che aspettare cosa escogiterà di nuovo la prossima volta.

(Carlo Ceraso)

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