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A 15 anni, la matematica nel sangue / E’ il numero 17 in Italia

E’ lui, Marco Petesse, quindici anni, il matematico della porta accanto. La sua passione è la matematica applicata, quella che serve a risolvere i problemi della vita quotidiana, far funzionare un elettrodomestico o dividere il conto al ristorante, tanto per intenderci, che lo ha portato a scalare la classifica nazionale nella competizione ‘Matematica & Realtà’, il progetto di innovazione didattica realizzato dal dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Perugia, piazzandosi al 17esimo posto su circa 120 partecipanti, ammessi alla prova finale. Studente della II A dell’Ite ‘F. Scarpellini’, Marco, che si dichiara attratto più dal problem solving che dalla matematica pura, è quello che gli anglosassoni chiamerebbero un ‘resiliente’, uno che sa come affrontare le difficoltà della vita. E’, soprattutto, un ragazzo normale, che gioca a calcio e si diverte con i videogame. L’inattesa performance matematica lo sorprende un po’, anche se sa perfettamente di avere una marcia in più per quel genere di calcoli che servono a vivere meglio. E’ una intelligenza pratica, la sua. E lui ne è consapevole. Spiega, Marco, che la matematica è un linguaggio complesso ma non incomprensibile, a patto di conoscerne le regole: “Spesso l’uso dei simboli, che obbliga all’astrazione, inibisce gli studenti, li intimidisce”. “E invece – scherza – la matematica può dare le risposte alle domande pratiche della vita”. Ride: “Potrebbero, i numeri, salvarci l’esistenza”. Del resto, lui, il matematico della vita quotidiana, non si difende bene solo con equazioni e radici quadrate. E’ il diritto l’altro suo pallino, tanto che in pagella brilla un nove. A conferma che la logica, sia essa matematica o meno, è davvero un passepartout che apre tutte le porte.