Legambiente Umbria, all’indomani della iniziativa pubblica svoltasi a Spoleto sulla costruzione di tre impianti di cogenerazione ad olio vegetale in località Madonna di Lugo, ha inviato una comunicazione pubblica per sollecitare la presidente della regione Marini e la giunta regionale ad approvare definitivamente e al più presto le Linee guida Regionali in materia di politiche energetiche e ambientali, in particolare la “Disciplina per l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili”, attualmente solo preadottate.
Secondo Alessandra Paciotto, presidente regionale dell'associazione ambientalista, ”Purtroppo questa mancanza normativa nella nostra Regione sta favorendo il proliferare di progetti di ogni tipo, che sotto il nome di impianto a fonte rinnovabile in realtà celano solo forme speculative che con le energie pulite e rinnovabili hanno poco a che fare. E’ fondamentale che vengano forniti al più presto indicazioni e strumenti chiari ai tecnici comunali, provinciali e regionali che devono istruire i progetti”. Secondo la Paciotto, “se le Linee Guida Regionali fossero già obbligo di legge il progetto dei tre impianti a cogenerazione ad oli vegetali di Spoleto non sarebbe stato ritenuto in linea con i principi cardine del provvedimento e cioè con il principio di conciliare la tutela dell'ambiente, del paesaggio con lo sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili. Infatti i tre impianti hanno un bilancio energetico e ambientale negativo in quanto non utilizzano certo biomasse locali, prodotte in un bacino massimo di 30 km, come previsto dal testo in approvazione, ma prevedono invece la combustione di oli vegetali che provengono da luoghi lontani con una previsione di 200 camion annui per il trasporto”.