Come da tradizione, in vista delle festività natalizie, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Perugia, il Colonnello Sergio Molinari, ha incontrato la stampa per tracciare il bilancio operativo del 2025.
Un’occasione per confermare il legame indissolubile tra l’Arma e il territorio umbro, basato su una presenza capillare garantita da 9 Compagnie e 63 Stazioni che operano nei 59 comuni della provincia. L’obiettivo resta la “polizia di prossimità”, volta ad assicurare sicurezza e sostegno quotidiano ai cittadini in stretta sinergia con Prefettura e Magistratura.
I numeri del “pronto intervento” descrivono un’attività incessante: oltre 52.000 chiamate ricevute dal Numero Unico di Emergenza 112 e circa 5.000 segnalazioni al numero di emergenza ambientale 1515. Complessivamente, lo sforzo preventivo si è tradotto in oltre 74.000 servizi esterni, che hanno portato al controllo di circa 87.000 persone e 62.000 veicoli lungo le strade della provincia.
Il contrasto alla criminalità ha registrato una decisa impennata rispetto all’anno precedente. Nel 2025 i Carabinieri hanno eseguito 579 arresti, segnando un incremento del 31% rispetto al 2024, con oltre 3.900 persone denunciate a piede libero.
Particolarmente incisiva la lotta al narcotraffico: gli arresti in flagranza per reati di droga sono aumentati del 171%, portando al sequestro di oltre 40 kg di sostanze stupefacenti. Significativo anche l’impegno sul fronte della sicurezza stradale, con 185 sanzioni per guida sotto l’influenza di alcol o droghe.
L’Arma non si è limitata alla repressione, investendo massicciamente nella prevenzione e nella cultura della legalità. Sono stati coinvolti 6.650 studenti in oltre 100 istituti scolastici, affrontando temi cruciali come bullismo e violenza di genere. Su quest’ultimo fronte, l’Arma ha potenziato la rete del “Codice Rosso” e consolidato l’iniziativa “Una stanza tutta per sé” per l’accoglienza delle vittime. Grande risalto è stato dato anche alla lotta contro le truffe agli anziani.
Infine, il bilancio evidenzia l’apporto fondamentale dei Reparti di Specialità. Dalle ispezioni igienico-sanitarie del NAS (oltre 800 controlli) alla tutela dell’ambiente con i Carabinieri Forestali (più di 20.000 verifiche), fino alla salvaguardia del patrimonio culturale e del lavoro.