di Ettore Magrini (*)
Mentre la moltitudine di giovani disoccupati e precari non ha alcuna forma di sostegno al reddito, mentre la cassa integrazione impazza e i contratti non vengono rinnovati, le risorse in Italia si stanno spostando sempre più nelle mani di pochi: il 10% delle famiglie possiede il 45% delle ricchezze complessive.
E’ evidente che l’attuale struttura del fisco produce una enorme sproporzione della pressione fiscale a svantaggio dei lavoratori dipendenti; basta citare che le rendite finanziarie sono tassate al 12.50, la metà della prima aliquota irpef per i lavoratori dipendenti.
A questo va aggiunta la scandalosa evasione fiscale stimata intorno ai 120 miliardi di euro annui. La politica, però, si occupa d’altro.
E’ indispensabile che siano gli stessi disoccupati e lavoratori ad investire il Parlamento dei grandi problemi che la crisi economica sta scaricando sulle classi più deboli. Per questo la USB lancia una raccolta di firme per presentare una legge di iniziativa popolare che modifichi profondamente il prelievo del fisco e che sostenga i redditi e i consumi dei lavoratori dei precari e dei disoccupati. Inoltre, la USB informerà i cittadini contro il tentativo di Governo e Confindustria di bloccare il referendum contro la privatizzazione dell’acqua, come già fatto per il quesito riferito al nucleare.
(*) Usb Territoriale