Non si placano i toni della polemica politica innescata dalla decisione della Regione Umbria di impugnare la delibera del Comune di Terni relativa al progetto stadio-clinica. Nella serata di ieri, 23 ottobre, il sindaco di Terni, poche ore dopo che la Governatrice dell’Umbria aveva invitato tutti ad abbassare i toni, ha postato un video su Instagram, nel quale accusa Stefania Proietti di aver avuto un metodo “Camorrista” nell’aver chiamato la famiglia Rizzo, proprietaria della Ternana Calcio che, ovviamente, non ha preso bene lo stop dell’iter autorizzativo del progetto imposto dal ricorso annunciato. Il sindaco Bandecchi, spalleggiato dal centrodestra che con la Tesei al governo aveva appoggiato il progetto stadio-clinica, ha cercato alleati anche tra i tifosi della Ternana. Perché anche in questo caso si gioca una specie di derby con lo sfottò dei tifosi del Perugia che, davanti al palazzo della Regione, hanno esposto uno striscione sbeffeggiando l’eterna rivale ‘Terni’.
Bandecchi alla Proietti “Come i camorristi”
Bandecchi non ha certo mandato a dire alla presidente Proietti che deve avere interlocuzioni con lui e non con la famiglia Rizzo che lui stesso ha chiamato, anche in virtù del fatto che il suo uomo di fiducia, Massimo Ferrero, è, di fatto, il grande manovratore rossoverde. Ovviamente la famiglia Rizzo è rimasta interdetta dalla decisione della Regione e non è escluso che possa ricorrere a un legale per tutelare la sua posizione. E allora il sindaco Bandecchi, nella mattina di oggi, 24 ottobre, ha cercato di chiamare a raccolta i tifosi della Ternana: “Mi rivolgo – dichiara il sindaco Stefano Bandecchi – a tutta la tifoseria e a tutti i ternani. Dopo le azioni scomposte della giunta regionale il clima si è fatto caldo, le provocazioni delle tifoserie perugine – chiaramente di pochi esaltati – non debbono influenzare l’atteggiamento fermo di noi ternani e tifosi della ternana. Costruiremo lo stadio e la clinica solo se riusciremo a mantenere la calma , dimostrando le nostre legittime ragioni in maniera ferma, decisa, accalorata, ma pacifica.
Chiedo alla tifoseria rossoverde di non cedere alle provocazioni dei più stolti (tra questi compresa la giunta regionale), ma di restare fermi nella convinzione che faremo valere le nostre ragioni in qualsiasi ambito giudiziario e politico. Ripeto, Terni avrà il suo stadio e la sua clinica, la determinazione, la convinzione, dei ternani sono una grande risorsa”.
Bufera politica
Intanto, sempre nella convulsa giornata di ieri, la senatrice Cecilia D’Elia (Pd) ha illustrato la sua interrogazione al Senato, rivolgendosi al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, affinché vigili sull’operato politico di Bandecchi. Le azioni del sindaco di Terni erano già all’attenzione del Viminale sia per questioni legate alla sua presunta incompatibilità per la sussistenza di eventuali conflitti di interesse tra gli affari economici e le cariche che ricopre, sia per le numerose intemperanze che, nel tempo, lo hanno fatto conoscere in tutta Italia.