Con il suo nuovo spettacolo, terzo capitolo della “Trilogia degli occhiali”, torna a Spello Emma Dante. Al Teatro Subasio, martedì 26 aprile alle 21.15, va infatti in scena “Ballarini” per la stagione di teatro contemporaneo organizzata da Fontemaggiore Teatro Stabile di Innovazione.
Tra le più brave, originali e acclamate del teatro italiano, la regista palermitana è balzata alle scene nazionali e poi internazionali con “mPalermu” nel 2001, a cui è seguita una meritata ascesa, fino a vedersi assegnata la regia della “Carmen” di Bizet che ha aperto la stagione 2009-2010 del Teatro alla Scala di Milano. A Spello presenta “Ballarini” in esclusiva regionale.
Lo spettacolo è una piccola chicca, poetica e affascinante, che deve molto alla musica e all’incredibile espressività dei due bravissimi attori. Una vecchietta curva ritrova in un vecchio baule un oggetto appartenente al marito, oggetto che diventa il passaporto per un viaggio nei ricordi. Ricordi che si materializzano sotto ai nostri occhi: i due protagonisti, quasi sempre ballando sulle note di canzoni ora romantiche ora scatenate, rivivono la loro storia d'amore dalle tenerezze della vecchiaia alle responsabilità dell'età adulta, alla follia gioiosa della giovinezza, fino alla timidezza delle prime scoperte amorose. A ritroso nei ricordi più intimi, la storia privata corre sulle note della grande canzone italiana, in un’atmosfera da festa d’addio che rapisce lo spettatore che sa lasciarsi andare.
Insomma, lo spettacolo è un'occasione per rivedere o per conoscere il linguaggio di Emma Dante, questa regista così particolare, ormai popolarissima in Italia e all'estero grazie a spettacoli come “mPalermu”, “Carnezzeria”, “La scimia”, “Cani di bancata” o il recente “Le pulle”.
Un linguaggio in cui la forza di un'espressività violenta e atavica, che ha le radici nella terra di Sicilia, si realizza in un teatro di grande perfezione formale e altissima maestria attoriale.
Per informazioni e per prenotazioni contattare Fontemaggiore o la biglietteria del Teatro Subasio.
