Casa Democratica fa quadrato intorno a Pierluigi Spinelli, il segretario provinciale del Pd Terni nei confronti del quale la Commissione Garanzia del Regionale ha emesso una ‘sentenza’ di annullamento dell’elezione in seguito al ricorso di “Passione Democratica”, fondato sul fatto che lo stesso Sponelli non avesse i numeri per rappresentare tutta l’assemblea. In casa Pd i nervi sono estremamente tesi e la nota di oggi, 27 settembre, di “Casa Democratica”, in ‘risposta’ all’articolo di Tuttoggi.info sul ‘caso Spinelli’, testimonia che tra i dem è ancora in atto una faida interna. Si parla di tradimenti, veleni e interessi personali, non certo cose da poco per un partito che, dopo anni, è tornato alla guida della Regione e punta al Governo. E lo spettro del commissarimento comincia a prendere sempre più consistenza.
“Casa Democratica”: “Si avvelenano pozzi”
“Per essere all’altezza – si legge nela nota del coordinamento di “Casa Democratica – il Pd ha bisogno di mobilitarsi nella sua pluralità, isolando i tentativi di quanti preferiscono avvelenare i pozzi tenendo il dibattito nella palude per difendere rendite di posizione. E’ per questo che rimaniamo testardamente fermi sugli impegni che ci siamo presi con gli iscritti del Pd nel congresso, a partire dalla difesa degli orientamenti che dal congresso sono emersi e che hanno visto l’elezione, a Terni, di Pierluigi Spinelli segretario provinciale”.
Pd, Casa Democratica convinta del ricorso
“Casa Democratica” non fa passi indietro ed è decisa a portare avanti il controricorso in Commissione Nazionale. “Portiamo avanti, su questo, le ragioni del ricorso presentato due settimane fa alla garanzia nazionale – conclude la nota – contro un tentativo maldestro di delegittimazione che non ha basi regolamentari e che tradisce gli iscritti oltre che il percorso che ha portato all’elezione di Bernardini proprio con l’obiettivo di liberare il dibattito da posizioni strumentali e dannose rispetto alla vera missione del Partito Democratico, che è tenere ben saldi piedi e testa nella costruzione di prospettive nuove per l’Umbria e per gli umbri”.
