Sono in carcere, lui a Spoleto e lei a Perugia, la coppia – un 23enne egiziano e una 34enne italiana – accusata di aver rapinato un’anziana a Foligno, rimasta sola nella sua abitazione. Dopo circa 40 giorni – l’aggressione per prenderle la borsa era avvenuta lo scoro 11 agosto – le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Spoleto, hanno portato ai due, entrambi senza fissa dimora e noti alle forze dell’ordine in ragione di plurimi precedenti penali a loro carico. Sono ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata in concorso e lesioni personali gravi.
Nella tarda mattinata, nel centro storico di Foligno, i due destinatari della misura hanno atteso che la vittima, una signora di 82 anni del luogo, hanno atteso che raggiungesse la propria abitazione, in un luogo non accessibile alle auto. Mentre la donna vigilava per assicurarsi che non giungesse nessuno, il 23enne, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, avrebbe aggredito fisicamente l’anziana, strappandole la borsa, contenente documenti e denaro, e facendola cadere violentemente a terra, tanto da procurarle lesioni giudicate guaribili dai sanitari in 6 settimane di prognosi.
Nonostante i due autori siano riusciti a darsi alla fuga poco prima dell’arrivo dei militari, a seguito di segnalazione inoltrata da alcuni cittadini al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, le indagini immediatamente avviate dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Foligno – basate sulle indicazioni della parte lesa, dichiarazioni raccolte sul posto e sull’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza comunale – hanno consentito di delineare un articolato e rilevante quadro indiziario che ha portato all’individuazione certa degli autori del reato.
Alla luce della gravità dei fatti, della personalità degli interessati e delle esigenze cautelari emerse, su conforme richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Spoleto, che ha coordinato le diverse fasi d’indagine, il gip del locale Tribunale ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati, i quali, dopo essere stati rintracciati nella fase esecutiva, sono stati associati alla Casa di Reclusione di Spoleto e all’Istituto Penitenziario di Perugia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.