Piero Braglia è il nuovo allenatore del Perugia. La prima scelta della società biancorossa, il nome sul quale si stava lavorando già dopo la serataccia di Ravenna, costata la panchina a Cangelosi, al quale è stato comunicato l’esonero nella giornata di sabato.
Trovato l’accordo con il Perugia, Braglia si è presentato domenica mattina allo stadio Curi, per la firma e le foto ufficiali pubblicate sul sito dell’AC Perugia.
Nella notta società si legge: “Allenatore di grande esperienza e personalità, Braglia vanta una lunga carriera nei professionisti, con oltre 1000 panchine tra Serie B e Serie C, e numerose promozioni ottenute alla guida di club storici del panorama calcistico italiano. Tra i suoi successi più importanti si ricordano le promozioni in Serie B con Cosenza, Juve Stabia, Pisa e Catanzaro e, tra le altre, anche le panchine con altri club come Lecce, Avellino, Frosinone, Gubbio e Campobasso. Il mister si avvarrà del supporto di un collaboratore tecnico che andrà ad aggiungersi all’attuale staff tecnico. Benvenuto in biancorosso mister Braglia!”.
Come giocano le squadre di Braglia
Il tecnico toscano è conosciuto in Umbria per le due stagioni sulla panchina del Gubbio, entrambe le volte concluse con un quinto posto.
Ha ottenuto le promozioni in B con Pisa e Cosenza. Quest’ultima, raggiunta ai playoff dopo una rincorsa iniziativa subentrando a Fontana (altro nome accostato al Perugia in queste ore) è arrivata con un gioco che è stato particolarmente apprezzato anche dai colleghi. Utilizzando un 3-5-2 di base che in fase di possesso diventa un 3/3-2-2 e in fase di non possesso un 5-3-1/1.
In fase di possesso i due terzini si alzano nella stessa linea del centrocampista centrale per garantire ampiezza nello sviluppo del gioco. Nella trequarti agiscono le due mezzali a supporto dei due attaccanti. Il portiere si affida spesso al lancio lungo. La squadra attacca con lanci ad aggredire i difensori alle spalle o con le discese dei laterali. Un aspetto che sarà particolarmente interessante vedere adattato alla rosa biancorossa, che in queste prime giornate ha fatto molta fatica ad andare al tiro ed a segnare.
In fase di non possesso, la prima pressione viene dettata da una delle due mezzala. Con il pressing si cerca di indurre la squadra avversaria ai lanci lunghi, favorendo l’intervento dei difensori centrali.
Il cambio tattico a Gubbio
A Gubbio, tuttavia, Braglia ha dimostrato di saper adattare il suo gioco alla rosa a disposizione. E così dal suo preferito 3-5-2, pur con varianti a partita in corso come il 3-4-2-1 o 3-4-1-2, ha adottato un più solido 4-3-2-1 (anche con un 4-4-2 o 4-3-1-2 all’occorrenza), aumentando la compattezza e la solidità della squadra.
(foto dal sito ufficiale AC Perugia)