L’avvocato Marco Ravasio che insieme a Francesco Salvatore Donzelli rappresenta legalmente il figlio dell’ex finanziere Andrea Fiorelli trovato morto nella sua villa a Prisciano, in circostanze ancora tutte da chiarire, ribadisce che il suo assistito è parte offesa così come gli altri parenti. Una situazione familiare complessa: “Andrea Fiorelli era separato dalla moglie, una separazione di fatto ma non legale ma vivevano in case attigue. Le situazioni di contrasto con i familiari c’erano state” contrasti che secondo quanto riferito da Lorenzo, il figlio, ai legali, erano causati dalla personalità problematica e complessa della vittima. Vale sottolineare che il figlio non è attualmente indagato.
Liti e discussioni con tutta la famiglia
I figli di Fiorelli vivevano con la mamma, ma vicino al padre. “Lorenzo aveva avuto liti e manifestazioni evidenti ma nulla di rilevante” il legale Ravasio ricostruisce in base alle dichiarazioni del suo assistito. “Rispetto a quanto riferito sulla storia familiare del nostro assistito c’erano comportamenti in contrasto tra l’ex finanziere la moglie e i figli. Motivi alla base della separazione. Andrea aveva liti con tutti i familiari non solo con Lorenzo generalmente per dei modi di fare”.
Ricostruzione della giornata
Possiamo confermare e riscontrare da quanto “riferito in queste prime analisi con Donzelli e il nostro assistito che quel giorno Lorenzo ha passato la giornata con un amico, è tutto documentabile”. Tutta la ricostruzione della giornata in cui è stato trovato il corpo di Fiorella dal padre 91enne, apre scenari definiti dal legale “incompatibili con altre ipotesi a carico di Lorenzo”. Mentre sempre dalla testimonianza del figlio sembrerebbe che “il comportamento del padre nei giorni precedenti fosse compatibile con una volontà di suicidio manifestato con un messaggio al figlio”.
L’avvocato prosegue: “Da come ha trascorso la giornata del 22 agosto ha tutto il pomeriggio coperto ed è confutabile con prove documentabili”. I riferimenti sono al pomeriggio dell 22, anche se ufficialmente il momento del decesso ancora non è stata resa nota. “Si è messo a dormire perché era stanco ed è stato svegliato alle 9 dai Carabinieri nella sua stanza. Scioccato è venuto a sapere dell’accaduto. E’ addolorato per la perdita del padre e per la tragica modalità in cui è avvenuto. E’ stato uno shock, è frastornato anche dal caso mediatico, ha 24 anni è un bravo ragazzo”.
Autopsia
“Il nostro assistito è completamente estraneo” ribadisce Ravasio “da quanto dichiara e da quanto noi legali abbiamo potuto appurare escludiamo decisamente un diverso coinvolgimento di Lorenzo”.
I legali che non sono entrati nella villa in cui abitava Andrea Fiorelli, né hanno visto la scena in cui è avvenuto il decesso, dichiarano: “Abbiamo appreso delle date dell’autopsia dalla stampa”. L’esame è stato effettuato ieri, giovedì 28 agosto, a Perugia, dai medici legali Massimo Lancia e Luca Tomassini. Sul non aver nominato consulenti per l’autopsia Ravasio sostiene: “Confidiamo in modo sereno negli esiti della Procura e dei Carabinieri. I medici legali sono due professionisti che stimiamo, prenderemo atto dell’esito”.