Coinvolge anche l’Umbria il terribile incidente stradale avvenuto lunedì mattina lungo l’autostrada A1 tra Arezzo e Valdarno, dove sono morti 2 volontari della Misericordia ed il passeggero dell’ambulanza rimasta schiacciata tra due tir. Il mezzo pesante che ha tamponato l’autoambulanza, finita contro un autoarticolato, è infatti di proprietà di un’azienda di trasporti umbra. Ed umbro è anche il camionista 58enne, ricoverato in codice rosso all’ospedale di Careggi, che ora è stato indagato per omicidio stradale plurimo. Le sue condizioni sono gravi, ma l’uomo non sarebbe in pericolo di vita. Su di lui sono stati disposti gli esami tossicologici come è prassi in questi casi, ma le sue dichiarazioni, quando le sue condizioni si saranno stabilizzate, potranno chiarire vari aspetti dell’incidente. A causare il sinistro potrebbe essere stata una distrazione così come un malfunzionamento del veicolo: solo le indagini lo spiegheranno.
Il camionista, intorno alle 11 di lunedì, si sarebbe trovato davanti ad un rallentamento e non sarebbe riuscito a frenare in tempo, tamponando l’ambulanza che la procedeva e innescando un maxi incidente che ha coinvolto più mezzi, con circa 15 feriti, provocando la morte di 3 persone e bloccando l’A1 per quasi una giornata intera.

A perdere la vita sono stati il dipendente della Misericordia di Terranuova Bracciolini, Gianni Trappolini, 56 anni, e la volontaria Giulia Santoni, di 23 anni, oltre al paziente che trasportavano in ambulanza, il 75enne Franco Lovari. Come detto, sull’incidente è stata aperta un’inchiesta per omicidio stradale plurimo, coordinata dalla pm di Arezzo Francesca Eva ed affidata alla polizia stradale aretina. I mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro, al pari delle salme delle tre vittime, con la Procura della Repubblica che in queste ore sta valutando se disporre o meno l’autopsia.
Stando a quanto risulta a Tuttoggi.info, sul posto nel corso della giornata di ieri sono giunti anche i titolari dell’azienda umbra di autotrasporti di cui è dipendente il camionista, sconvolti dall’accaduto.