Carlo Ceraso
C’era il pubblico delle grandi occasioni a Palazzo comunale dove Giorgio Ferrara ha voluto tenere l’attesa conferenza stampa per la 54ma edizione del Festival dei 2 Mondi senza però rivelare molto. Anzi, i pezzi forti li ha tenuti gelosamente celati in attesa di svelarli all’appuntamento del 20 aprile alla presenza del ministro Galan.
I presenti – Da Perugia, a dar manforte al presidente della Fondazione, sono arrivati gli assessori Fabrizio Bracco e Donatella Porzi, in rappresentanza di Regione e Provincia. A far gli onori di casa il sindaco Daniele Benedetti. Al tavolo delle autorità anche il presidente dell’associazione Anno Menottiano Giampaolo Emili. Fra il pubblico il senatore Benedetti Valentini, il presidente del consiglio comunale Patrizia Cristofori, esponenti della giunta e del consiglio (presente anche l’opposizione), i presidenti delle associazioni di categoria come Pitti Monini(Assindustria) e Tommaso Barbanera (Conspoleto) e i Mecenati capeggiati da Duccio Marignoli, solo per citarne alcuni. Presente anche il cavaliere Franco Moschini, presidente della Frau. Carla Fendi, impegnata all’estero, ha inviato una lettera al sindaco con la quale ha annunciato l’imminente avvio del progetto di ristrutturazione del Teatro Caio Melisso.
Ferrara a tutto campo – pur senza svelare granchè, il direttore artistico tiene banco per buona parte dell’incontro. Parla della crescita registrata in questi tre anni che ha portato il festival a “riaffermarsi a livello mondiale, a renderlo nuovamente un evento mondiale. Tutto ciò a dispetto di uno scenario poco felice per i noti tagli”. Il riferimento è al Governo ma Ferrara si riprende al volo e annuncia che le “ultime notizie dal Mibac confermano che le istituzioni ci sostengono, sanno che sul Festival vale investire”. D’obbligo i ringraziamenti ai partners di sempre a cominciare dalle banche locali (Bps, Carispo, Fondazione Carispo e Scs), agli sponsor storici “alcuni dei quali aumenteranno il loro contributo” commenta Ferrara, all’associazione dei Mecenati che quest’anno si arricchisce della nuova sezione degli ‘Amici’ alla quale si potrà aderire con un contributo minimo “alla portata anche di quei giovani che sentono di voler sostenere il nostro Festival”. Con un certo orgoglio Ferrara cita i dati di un sondaggio commissionato sulla Provincia di Roma e in Umbria con un focus su Spoleto. I dati sembrano eccellenti. Il 71% del campione conosce il Festival, il 40,5% vi ha partecipato almeno una volta e ben il 96% di chi è venuto a Spoleto lo consiglierebbe ad un amico. Fra le iniziative il lancio della Festival card che consentirà di poter assistere, ad un prezzo vantaggioso (ancor più ridotto per i residenti a Spoleto), a tutti gli spettacoli previsti nell’arco di una giornata. Sarà invece gratuito il concerto in piazza del duomo del 7 luglio con il quale si celebreranno i 100 anni dalla nascita del fondatore del Festival, il maestro Gian Carlo Menotti.
L’assessore social network – la parola passa al professor Fabrizio Bracco, assessore alla cultura della Regione, che illustra le ultime novità e i prossimi appuntamenti. “Entro la fine di questo mese – annuncia – sarà pronto un applicativo per Ipad e Iphone e per il sistema android che consentirà di seguire in tempo reale il Programma del Festival”. Un Ma per il festival si annunciano anche nuove vetrine a cominciare da quella fissata per il 23 aprile al Maxxi di Roma, il Museo delle arti del XXI secolo. Il Festival, finalmente, da quest’anno sarà presente anche sui social network più conosciuti come Facebook, Twitter, ma anche su canali come Youtube e Flickr.
Fallaci e Burlesque – La vera novità della giornata è rappresentata dall’annuncio dello spettacolo Cabaret new burlesque che vedrà sul palco le protagoniste del film Tourneè che tanto successo ha avuto a Cannes. Dunque il Festival si apre all’osè. Confermata la presenza di Monica Guerritore che interpreterà il personaggio di Oriana Fallaci in “Mi chiedete di parlare…”, spettacolo coprodotto dal Corriere della Sera e che seguirà il convegno dedicato alla figura della compianta scrittrice ed al quale prenderanno parte De Bortoli, Procacci, Del Noce, Petraglia, Carpinelli, Minoli, Annunziata ed Edoardo Perazzi, nipote ed erede universale della Fallaci.
L’inedito duo Sgarbi-Marziani – in città era trapelata la notizia di una cena a casa Sgarbi – alla presenza del sindaco Benedetti e di Ferrara – voluta per cercare di “avvicinare” il noto critico al collega Gianluca Marziani, direttore del museo di Palazzo Collicola. Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) Ferrara ha in qualche modo confermato che quell’incontro è stato fruttuoso. I due esperti d’arte, rimasti la scorsa edizione a debita distanza l’uno dall’altro, quest’anno collaboreranno fra loro, anche se alla fine ognuno avrà la propria Mostra. Di più; Sgarbi ha annunciato l’invio a Spoleto di molte delle opere che verranno ospitate nel padiglione Italia durante la prossima Biennale di Venezia.
Spazio ai giovani – L’edizione 2011 darà grande risalto ai meno grandi, non solo con lo spazio “Teatro giovani” (in programma “Il sole smarrito”, “E sulle case il cielo…”, “Pollicino”, “La cicala e la formica”) ma anche con il lancio del concorso “Il festival siamo noi” per gli alunni delle elementari e delle medie spoletine.
Ferrara risponde – alla cronista che chiede se quella di quest’anno è una edizione più scarna di quella precedente, Ferrara risponde che il “programma è comunque ricco”, anche se ammette che “si è preferito puntare ad inserire gli spettacoli nella seconda parte della settimana, da giovedì a domenica”. Chiediamo come si trova nell’affrontare la regia di “Amelia al ballo”, opera Prima di Menotti che aprirà Spoleto54. “E’ un’opera breve ma molto intensa – ci risponde Ferrara –nonostante sia stata scritta quando il maestro aveva solo 27 anni. La storia ha un intreccio divertente che mi ricorda certe commedie di Feydeau. In queste ultime settimane ho avuto modo di vedere alcuni filmati dell’opera per la regia dello stesso Menotti e devo dire che la scenografia, forse per scelta del regista, era sempre un po’ povera. Questa volta, grazie a Gianni Quaranta (premio Oscar con “Camera con vista”, n.d.r.), vedrete una scenografia stupenda, indimenticabile….”. Il d.a. si ferma un attimo e poi riprende: “Menotti non è Henze, è un compositore ostico, poco veicolabile, con il ritorno sul palco di questa opera, prodotta dal Festival, sono sicuro che lo riporteremo all’attenzione di tutto il mondo della lirica”. Parole dette sinceramente e che non mancheranno di innescare qualche polemica fra i fans della musica del musicista di Cadegliano .
L’apericoncerto di Emili – non è stato da meno il presidente dell’associazione Anno Menottiano, Giampaolo Emili, che ha raccontato ben poco del suo Cartellone che sarà svelato il prossimo 11 maggio. Anche lui, come Ferrara, vanta la carica di presidente e direttore artistico, mentre il ruolo di direttore musicale è stato affidato al maestro Francesco Corrias che si avvarrà dei musicisti della Cincinnati Orchestra. Emili sta lavorando agli ultimi ritocchi, sotto la supervisione del vice sindaco Stefano Lisci. In programma, nei week-end estivi, dei concerti-aperitivi che si snoderanno lungo alcune vie tematiche fra quelle che conducono a piazza Duomo. Previsto anche un omaggio a Umbria Segreta, sezione voluta a suo tempo da Francis Menotti per coinvolgere i territori vicini a Spoleto, e alcuni progetti per le scuole del comprensorio al fine di avvicinare gli studenti al mondo del canto e della musica.
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