(Fda)- Non saranno più di mille i profughi della Libia che saranno accolti in Umbria, in base al piano predisposto dal ministro dell'Interno Roberto Maroni con tutte le regioni italiane, per “spalmare” l'emergenza degli arrivi su tutto il territorio nazionale.
I primi 400 potrebbero arrivare già la prossima settimana, secondo quanto emerso oggi da un incontro nella sede della Regione tra la presidente Catiuscia Marini, il presidente dell'Unione Province dell'Umbria Marco Vinicio Guasticchi, quello dell'Anci Umbria Wladimiro Boccali, il delegato regionale della Caritas umbra Marcello Rinaldi e i rappresentanti delle forze dell'ordine.
La riunione odierna è servita a verificare il sostegno di tutte le istituzioni della regione alla disponibilità espressa nei giorni scorsi dalla presidente Marini in un incontro al ministero a Roma a partecipare al piano di accoglienza. Nell'incontro dei giorni scorsi, il ministro Maroni aveva pronosticato l'arrivo di circa 50 mila profughi, da distribuire in tutte le regioni in base alla densità abitativa.
Nella mattinata di oggi, è stato istituito formalmente un coordinamento che dovrà definire le modalità e i luoghi di accoglienza dei profughi in Umbria, d'intesa con la prefetture di Perugia e Terni e con Giuseppe Caruso, commissario nazionale per l'emergenza umanitaria nonché prefetto di Palermo.
Non è ancora chiaro in quali siti saranno accolti i profughi in Umbria. Nel corso del suo intervento, Guasticchi ha ipotizzato il possibile utilizzo per lo scopo di alcuni immobili confiscati a organizzazioni mafiose presenti sul territorio nazionale.