Il giorno dopo l’ennesima doccia fredda per studenti, genitori e professori dell’Alessi, con lo storico “saggio” artistico-sportivo di fine anno “Il Corpo Parla”, che rischia di saltare, fronte comune di tutti i gruppi consiliari comunali, che hanno firmato una lettera che la sindaca Ferdinandi ha inviato al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
“Riteniamo inaccettabile – dichiara la sindaca Ferdinandi – che a centinaia di studentesse e studenti venga sistematicamente negata la possibilità di vivere appieno l’esperienza scolastica, non solo dal punto di vista didattico, ma anche umano, relazionale e formativo”.
Nella lettera si evidenziano molteplici disservizi che hanno caratterizzato l’intero anno scolastico 2024/2025, tra cui problemi organizzativi legati agli esami per le certificazioni Cambridge, ai viaggi d’istruzione.
L’ultimo caso riguarda la mancata autorizzazione da parte della dirigente scolastica, professoressa Laura Carmen Paladino, dell’attività intitolata “Il Corpo Parla”, programmata per il 5 giugno presso il Pala Barton, struttura comunale concessa gratuitamente, impedendo, di fatto, lo svolgimento dell’iniziativa.
Il malcontento diffuso tra alunni, genitori e docenti ha portato, nei giorni scorsi, all’approvazione da parte del Consiglio d’Istituto di una mozione di sfiducia nei confronti della dirigente, con 13 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto.
“Insieme all’intero Consiglio comunale, abbiamo deciso di agire in modo unitario – sottolinea Ferdinandi – perché non possiamo rimanere in silenzio davanti alla frustrazione di ragazze e ragazzi che chiedono solo di poter vivere la scuola come luogo di crescita, partecipazione e libertà. La scuola pubblica deve essere un ambiente accogliente, dinamico, che stimoli autonomia, responsabilità e dialogo”.
Nella lettera inviata al ministro si chiede “un intervento urgente per verificare la situazione e garantire condizioni adeguate di funzionamento dell’Istituto, a tutela del diritto allo studio e alla piena realizzazione del percorso educativo degli studenti”.
Proprio oggi, mercoledì, il caso è approdato in Senato. Il senatore Walter Verini ha tenuto un intervento in Aula, raccogliendo l’appello lanciato dalla sindaca Ferdinandi, a nome di tutto il Comune, sottoscritto sia dalle forze di maggioranza che di opposizione, facendosi portavoce anche del forte disagio manifestato in questi mesi dagli studenti, dai genitori, dal corpo docente e formalizzato, di recente, anche dal Consiglio di istituto.
“Questa situazione, pur rappresentando un fatto locale – ha sottolineato Verini nel corso del suo intervento – tocca temi fondamentali che hanno a che vedere con i processi educativi della scuola italiana. Da mesi – ha precisato – l’istituto vive una grave crisi caratterizzata da una totale mancanza di dialogo e apertura da parte della dirigente scolastica. Le iniziative di integrazione educativa, che da anni arricchivano l’offerta formativa, sono state bloccate, creando un clima di tensione e incertezza.”
Il Senatore ha evidenziato inoltre il clima di tensione che si è venuto a determinare dentro e fuori l’istituto che è più volte sfociato nelle proteste pacifiche degli studenti. Ha sottolineando dunque l’urgenza di ripristinare il dialogo e la normalità didattica: “Quello che chiediamo al Presidente del Senato, raccogliendo l’appello della comunità perugina e della sua sindaca, che in queste ore ha scritto a tutti i parlamentari umbri e al ministro Valditara – è di farsi interprete presso il ministro di questo grido d’allarme e di fornire risposte chiare anche riguardo all’eventuale ispezione da lui ordinata”.
“È imprescindibile che si adotti un’iniziativa immediata e decisa – ha concluso – al fine di ripristinare serenità all’interno dell’istituto dando seguito a comportamenti corretti che dovrebbero essere alla base di ogni attività didattica, a partire da un dialogo e da un confronto costruttivo e positivo tra la dirigente scolastica, il corpo docente e gli studenti”.