Gelo polare e neve a bassa quota, ecco i giorni più freddi dell'anno - Tuttoggi.info

Gelo polare e neve a bassa quota, ecco i giorni più freddi dell’anno

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Gelo polare e neve a bassa quota, ecco i giorni più freddi dell’anno

Ven, 10/01/2025 - 01:03

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(Adnkronos) - Temperature in picchiata con valori anche al di sotto dei -5 gradi e neve a bassissima quota. Sono in arrivo i giorni più freddi dell'anno - da Milano a Roma, da Napoli in giù - nel quadro meteo di gennaio 2025: dalla prossima settimana infatti il gelo artico che calerà sull'Italia.  

Nei prossimi giorni - spiegano i meteorologi del sito ilmeteo.it - l'alta pressione si spingerà fino a latitudini molto elevate, oltre la Gran Bretagna, puntando le zone polari. Questo movimento avrà delle ripercussioni importanti: quando una massa d’aria più calda raggiunge il Polo Nord, riesce infatti a scardinare il gelo presente che, con movimento retrogrado (da est verso ovest) è costretto a scendere di latitudine. Ed è proprio quello che accadrà per l’inizio della settimana prossima: da Lunedì 13 Gennaio infatti un'imponente irruzione gelida in discesa dalla Russia investirà il nostro Paese. 

 

Gli effetti principali saranno un drastico calo delle temperature con valori sotto i -5 gradi di notte e al primo mattino al Centro-Nord in pianura e una pesante ondata di maltempo sul resto dell'Italia. 

L'ingresso delle correnti fredde in quota destabilizzerà l'atmosfera favorendo la formazione di temporali anche sotto forma di nubifragio al Sud e sulla Sicilia. La neve cadrà fino in pianura su Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata e a quote collinari invece su Calabria, Sardegna e Sicilia. 

Inoltre, almeno fino a martedì 14 gennaio, specie in Calabria e Sicilia, visti i forti contrasti che interverranno tra masse d'aria diverse e la stazionarietà delle precipitazioni, non si potranno escludere fenomeni estremi a livello locale, come allagamenti e alluvioni lampo. 

 

Da mercoledì 15 gennaio però è attesa una svolta: dopo il passaggio del ciclone, infatti, una vasta area di alta pressione riguadagnerà lo spazio perduto espandendosi dall'Oceano Atlantico fino a conquistare buona parte dell'Europa centro-occidentale. Oltre a una maggiore stabilità atmosferica, con tanto sole, ci si aspetta un deciso aumento delle temperature, con punte massime piuttosto miti per la metà di gennaio, specie sulle zone di montagna e su parte del Centro; sulle pianure del Nord, invece, potrebbero ritornare le nebbie. 

(Adnkronos) –
Temperature in picchiata con valori anche al di sotto dei -5 gradi e neve a bassissima quota. Sono in arrivo i giorni più freddi dell’anno – da Milano a Roma, da Napoli in giù – nel quadro meteo di gennaio 2025: dalla prossima settimana infatti il gelo artico che calerà sull’Italia.  

Nei prossimi giorni – spiegano i meteorologi del sito ilmeteo.it – l’alta pressione si spingerà fino a latitudini molto elevate, oltre la Gran Bretagna, puntando le zone polari. Questo movimento avrà delle ripercussioni importanti: quando una massa d’aria più calda raggiunge il Polo Nord, riesce infatti a scardinare il gelo presente che, con movimento retrogrado (da est verso ovest) è costretto a scendere di latitudine. Ed è proprio quello che accadrà per l’inizio della settimana prossima: da Lunedì 13 Gennaio infatti un’imponente irruzione gelida in discesa dalla Russia investirà il nostro Paese. 

 

Gli effetti principali saranno un drastico calo delle temperature con valori sotto i -5 gradi di notte e al primo mattino al Centro-Nord in pianura e una pesante ondata di maltempo sul resto dell’Italia. 

L’ingresso delle correnti fredde in quota destabilizzerà l’atmosfera favorendo la formazione di temporali anche sotto forma di nubifragio al Sud e sulla Sicilia. La neve cadrà fino in pianura su Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata e a quote collinari invece su Calabria, Sardegna e Sicilia. 

Inoltre, almeno fino a martedì 14 gennaio, specie in Calabria e Sicilia, visti i forti contrasti che interverranno tra masse d’aria diverse e la stazionarietà delle precipitazioni, non si potranno escludere fenomeni estremi a livello locale, come allagamenti e alluvioni lampo. 

 

Da mercoledì 15 gennaio però è attesa una svolta: dopo il passaggio del ciclone, infatti, una vasta area di alta pressione riguadagnerà lo spazio perduto espandendosi dall’Oceano Atlantico fino a conquistare buona parte dell’Europa centro-occidentale. Oltre a una maggiore stabilità atmosferica, con tanto sole, ci si aspetta un deciso aumento delle temperature, con punte massime piuttosto miti per la metà di gennaio, specie sulle zone di montagna e su parte del Centro; sulle pianure del Nord, invece, potrebbero ritornare le nebbie. 

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