(Adnkronos) - Donald Trump non abbandona l'Ucraina ma chiederà ai membri della Nato di aumentare, e non di poco, le spese militari. Tra un mese, il nuovo presidente degli Stati Uniti si insedierà alla Casa Bianca con inevitabili effetti sul quadro internazionale. L'Ucraina attende l'impulso da Washington per avviare una fase negoziale che ponga fine alla guerra con la Russia gettando le basi per una pace duratura. Anche Vladimir Putin attende di confrontarsi con il neopresidente americano, destinato a diventare un punto di riferimento.
L'inviato speciale di Trump per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, è atteso a Kiev, come ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Georgy Tykhy. La data della visita è stata concordata ma non viene resa nota
Anche la Nato, guidata dal segretario Mark Rutte, sarà chiamata già nelle prossime settimane a confrontarsi con la linea di Trump. Già nel suo primo mandato, tra il 2016 e il 2026, il presidente degli Usa aveva sollecitato gli alleati ad aumentare le spese per la difesa. Attualmente, la soglia è al 2% del pil: per Trump, è decisamente troppo poco.
Il team di transizione lo ha già comunicato a funzionari europei, ai quali è stato comunque assicurato anche che il presidente eletto intende continuare a fornire aiuti militari all'Ucraina, come scrive il Financial Times, citando fonti informate sulle discussioni che si sono avute questo mese tra i consiglieri di politica estera di Trump ed alti funzionari europei.
Secondo quanto rivelato, quindi, Trump intende più che raddoppiare l'attuale obiettivo del 2% - finora raggiunto da 23 dei 32 membri - anche se, secondo una delle fonti di Ft, potrebbe accettare un 3,5%. Non solo: il tycoon intenderebbe collegare in modo esplicito l'aumento della spesa militare ad accordi commerciali più vantaggiosi con l'Usa. "E' chiaro he stiamo parlando di circa il 3% o di più in vista del summit dell'Aja", spiega un altro funzionario europeo al giornale.
Secondo le fonti citate dal Financial Times,, tra le quali alti funzionari della sicurezza nazionale britannici che si sono recati nelle scorse settimane a Washington per incontri con il team del presidente eletto, Trump è ancora convinto che l'Ucraina non debba ottenere l'ingresso nella Nato. E vuole una fine immediata del conflitto, ma crede che fornire armi a Kiev dopo un cessate il fuoco assicurerebbe una soluzione per "la pace attraverso la forza".
(Adnkronos) –
Donald Trump non abbandona l’Ucraina ma chiederà ai membri della Nato di aumentare, e non di poco, le spese militari. Tra un mese, il nuovo presidente degli Stati Uniti si insedierà alla Casa Bianca con inevitabili effetti sul quadro internazionale. L’Ucraina attende l’impulso da Washington per avviare una fase negoziale che ponga fine alla guerra con la Russia gettando le basi per una pace duratura. Anche Vladimir Putin attende di confrontarsi con il neopresidente americano, destinato a diventare un punto di riferimento.
L’inviato speciale di Trump per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, è atteso a Kiev, come ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Georgy Tykhy. La data della visita è stata concordata ma non viene resa nota
Anche la Nato, guidata dal segretario Mark Rutte, sarà chiamata già nelle prossime settimane a confrontarsi con la linea di Trump. Già nel suo primo mandato, tra il 2016 e il 2026, il presidente degli Usa aveva sollecitato gli alleati ad aumentare le spese per la difesa. Attualmente, la soglia è al 2% del pil: per Trump, è decisamente troppo poco.
Il team di transizione lo ha già comunicato a funzionari europei, ai quali è stato comunque assicurato anche che il presidente eletto intende continuare a fornire aiuti militari all’Ucraina, come scrive il Financial Times, citando fonti informate sulle discussioni che si sono avute questo mese tra i consiglieri di politica estera di Trump ed alti funzionari europei.
Secondo quanto rivelato, quindi, Trump intende più che raddoppiare l’attuale obiettivo del 2% – finora raggiunto da 23 dei 32 membri – anche se, secondo una delle fonti di Ft, potrebbe accettare un 3,5%. Non solo: il tycoon intenderebbe collegare in modo esplicito l’aumento della spesa militare ad accordi commerciali più vantaggiosi con l’Usa. “E’ chiaro he stiamo parlando di circa il 3% o di più in vista del summit dell’Aja”, spiega un altro funzionario europeo al giornale.
Secondo le fonti citate dal Financial Times,, tra le quali alti funzionari della sicurezza nazionale britannici che si sono recati nelle scorse settimane a Washington per incontri con il team del presidente eletto, Trump è ancora convinto che l’Ucraina non debba ottenere l’ingresso nella Nato. E vuole una fine immediata del conflitto, ma crede che fornire armi a Kiev dopo un cessate il fuoco assicurerebbe una soluzione per “la pace attraverso la forza”.