Khelif e l'incontro con Carini: "Hanno fatto pressioni su di lei, è stata una farsa" - Tuttoggi.info

Khelif e l’incontro con Carini: “Hanno fatto pressioni su di lei, è stata una farsa”

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Khelif e l’incontro con Carini: “Hanno fatto pressioni su di lei, è stata una farsa”

Mar, 12/11/2024 - 14:02

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(Adnkronos) - Imane Khelif torna a parlare. La pugile algerina, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi, è stata al centro delle polemiche per dei presunti livelli di testosterone non in regola e addirittura cromosomi XY (maschili). In Italia la sua vicenda ha avuto un eco particolare dopo un incontro con l'azzurra Angela Carini, ritiratasi dopo pochi secondi dal gong: "Conosco bene Angela Carini, non voglio però prendermela con lei. Io ce l’ho con le persone che hanno fatto pressione su di lei", ha detto la pugile negli studi de 'Lo stato delle cose', programma su Rai 3 condotto da Massimo Giletti, "sono sicura che la pressione a cui è stata sottoposta l’hanno portata a questo atteggiamento". 

"Avrei voluto avere un incontro normale", ha continuato, "invece è stata una farsa. Se l’ho più sentita? No, ho visto però un video dove chiede scusa e le ho accettate. Angela è una sorella, un’amica. Vorrei solo dirle che ho ascoltato le sue scuse e le ho accettate dal profondo del cuore. Le auguro ogni successo, le persone in certi casi possono sbagliare, ma possono imparare dai loro errori". 

La medaglia d'oro conquistata a Parigi ha un valore speciale per Khelif: "Credo che questa medaglia per il popolo algerino sia una medaglia dolce. Il popolo algerino è stato al mio fianco. Io sono entrata sul ring per caso, poi è stata una passione che mi ha travolto. I miei genitori all’inizio non erano favorevoli, mi dicevano 'tu ami il calcio perché non fai quello'. Ma ho sempre detto che volevo fare boxe».  

Khelif ha parlato anche della squalifica arrivata dall'Iba alla vigilia della finale dei Mondiali, dovuta a presunti certificati medici che rilevavano cromosomi maschili: "Io ho questi esami non li ho visti, neanche dopo la mia esclusione. Quel giorno mi portarono un foglio, da firmare, dove dichiaravano che non avrei gareggiato. Ero scioccata. Il giorno in cui mi hanno respinto l’appello hanno indetto una nuova votazione. Ma se era tutto regolare a cosa serviva una nuova votazione per escludermi? Posso assicurarvi", ha concluso la pugile, "che io sono molto attenta ai miei ormoni, prendo tutte le precauzioni affinché rientrino nei parametri in tutte le mie competizioni". 

(Adnkronos) –
Imane Khelif torna a parlare. La pugile algerina, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, è stata al centro delle polemiche per dei presunti livelli di testosterone non in regola e addirittura cromosomi XY (maschili). In Italia la sua vicenda ha avuto un eco particolare dopo un incontro con l’azzurra Angela Carini, ritiratasi dopo pochi secondi dal gong: “Conosco bene Angela Carini, non voglio però prendermela con lei. Io ce l’ho con le persone che hanno fatto pressione su di lei”, ha detto la pugile negli studi de ‘Lo stato delle cose’, programma su Rai 3 condotto da Massimo Giletti, “sono sicura che la pressione a cui è stata sottoposta l’hanno portata a questo atteggiamento”. 

“Avrei voluto avere un incontro normale”, ha continuato, “invece è stata una farsa. Se l’ho più sentita? No, ho visto però un video dove chiede scusa e le ho accettate. Angela è una sorella, un’amica. Vorrei solo dirle che ho ascoltato le sue scuse e le ho accettate dal profondo del cuore. Le auguro ogni successo, le persone in certi casi possono sbagliare, ma possono imparare dai loro errori”. 

La medaglia d’oro conquistata a Parigi ha un valore speciale per Khelif: “Credo che questa medaglia per il popolo algerino sia una medaglia dolce. Il popolo algerino è stato al mio fianco. Io sono entrata sul ring per caso, poi è stata una passione che mi ha travolto. I miei genitori all’inizio non erano favorevoli, mi dicevano ‘tu ami il calcio perché non fai quello’. Ma ho sempre detto che volevo fare boxe».  

Khelif ha parlato anche della squalifica arrivata dall’Iba alla vigilia della finale dei Mondiali, dovuta a presunti certificati medici che rilevavano cromosomi maschili: “Io ho questi esami non li ho visti, neanche dopo la mia esclusione. Quel giorno mi portarono un foglio, da firmare, dove dichiaravano che non avrei gareggiato. Ero scioccata. Il giorno in cui mi hanno respinto l’appello hanno indetto una nuova votazione. Ma se era tutto regolare a cosa serviva una nuova votazione per escludermi? Posso assicurarvi”, ha concluso la pugile, “che io sono molto attenta ai miei ormoni, prendo tutte le precauzioni affinché rientrino nei parametri in tutte le mie competizioni”. 

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