Il Comitato di indirizzo della Fondazione Carit, nella seduta del 30 ottobre 2024, ha approvato all’unanimità, con il parere favorevole dell’Assemblea dei Soci, il Documento Programmatico Previsionale 2025 predisposto dal Consiglio di amministrazione. Quasi 5 milioni di euro per il territorio a sostegno del Terzo settore e gli enti locali per progetti di terzi, bandi e iniziative proprie nell’ambito della ricerca scientifica, dell’arte e cultura, della sanità pubblica, dell’istruzione, del volontariato e dello sviluppo locale.
DESTINAZIONE DELLE RISORSE
SETTORI DI INTERVENTO | Stanziamento DPP 2025 | % |
RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA | 300.000 | 6,03 |
ARTE, ATTIVITA’ E BENI CULTURALI | 800.000 | 16,09 |
SALUTE PUBBLICA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA | 900.000 | 18,10 |
EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE | 1.100.000 | 22,13 |
VOLONTARIATO FILANTROPIA E BENEFICENZA | 800.000 | 16,09 |
SVILUPPO LOCALE | 1.071.067 | 21,56 |
4.971.067 | 100 |
Carlini “Attenta politica di bilancio”
“L’attenta politica di bilancio perseguita dalla Fondazione in questi anni – spiega il Presidente Carlini– ha consentito di poter prevedere per l’anno 2025 risorse per complessivi Euro 4.971.067, con un netto incremento rispetto alle risorse appostate per il Documento Programmatico Previsionale dell’anno 2024 previste in Euro 3.406.516, alle quali potrebbero aggiungersi ulteriori importi rivenienti da reintroiti dal fondo residui passivi e da somme rimaste inutilizzate negli ultimi esercizi, cautamente accantonate per essere destinate a “Grandi iniziative” per la comunità”.
Fondazione Carit, FS da oltre 14 milioni
La Fondazione ha altresì a disposizione il Fondo Stabilizzazione erogazioni, che ammonta oggi ad oltre 14 mln di Euro. Nell’attuazione della propria attività erogativa, secondo quanto definito nel Programma Pluriennale di attività 2024-2026, la Fondazione intende contribuire nel 2025 allo sviluppo della coesione sociale, alla promozione della cultura, della formazione e dello sviluppo economico, alla sostenibilità ambientale e alla salute pubblica della comunità territoriale di riferimento, attraverso la messa a sistema delle realtà esistenti per favorire approcci innovativi e attuabili.
Sperimentazioni innovative
“In tale direzione la Fondazione, attingendo dal proprio patrimonio di esperienze, consolidato e radicato nella comunità in trentadue anni di attività, cercherà di individuare azioni che permettano anche sperimentazioni innovative e sinergiche tra tutti gli stakeholders e gli attori di riferimento – si legge in una nota della Fondazione – Incentiverà quindi il processo di ascolto e di coinvolgimento degli enti pubblici e del privato sociale allo scopo di analizzare le problematicità della comunità e mettere in campo azioni incisive volte alla risoluzione di emergenze prioritarie”.
Bandi in cantiere
In particolare, la Fondazione ha in animo di pubblicare nel 2025 alcuni bandi per consentire agli stakeholders territoriali di presentare progetti per specifici ambiti di intervento. I temi su cui si fonderanno i bandi potranno essere i seguenti:
- sostegno al Terzo settore per il contrasto alle povertà, alle fragilità sociali e al disagio giovanile, nonché per la cura e l’assistenza agli anziani e ai disabili, puntando sul modello di welfare comunitario;
- supporto alle scuole pubbliche per promuovere lo studio delle lingue straniere, per la valorizzazione e creazione di laboratori specialistici, di palestre adeguatamente attrezzate e di spazi di aggregazione innovativi e flessibili, nonché per l’adeguamento e l’efficientamento delle attrezzature didattiche;
- potenziamento delle manifestazioni sportive, in quanto importante veicolo per lo sviluppo economico e turistico del territorio;
- promozione di eventi musicali e di spettacoli teatrali di prestigio per il potenziamento culturale della comunità.
Patrimonio da oltre 230milioni
Come sperimentato con successo negli scorsi anni, anche per il 2025 si prevedere la pubblicazione di un bando per “Richieste generali di contributo”, che interesserà tutti i settori di intervento in cui opera la Fondazione per dare la possibilità a tutti i soggetti interessati di programmare e realizzare progetti finalizzati ai bisogni del territorio.
Il rapporto dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) ha messo in evidenza come la Fondazione di Terni e Narni occupi ormai stabilmente il 31° posto tra le 86 Fondazioni bancarie italiane, nonché la 14° posizione tra quelle medio/grandi. Una grande soddisfazione- dichiara il Presidente prof. Luigi Carlini, che con il Consiglio di Amministrazione e il supporto di tutta la governance, ha potuto portare in questi anni il patrimonio del sodalizio ternato a 233.100.961 Euro.